Giornalmente, fra tutte le notizie che ci capitano sui vari social network è stato riscontrato che la maggior parte sono delle bufale belle e buone. Soprattutto perché, purtroppo, alcune presunte testate giornalistiche marciano proprio sulla disinformazione degli utenti che entrano in contatto con i loro articoli, in modo tale da creare clamore inutile. A tal proposito, una tra le applicazioni più in voga del momento, WhatsApp, si è posta l’obiettivo di contrastare le fake news attraverso una forma di contatore – che sarà inserito all’interno dell’app – la cui funzione sarà quella di tenere conto del numero di volte in cui quel messaggio è stato inoltrato.
Questo contatore, come riporta La Stampa, terrà conto del numero di volte in cui quel singolo messaggio è stato inoltrato (non permettendo di andare al di là i quattro inoltri), poiché, essendoci la probabilità che non sia stato scritto dall’utente che lo sta trasmettendo, potrebbe trattarsi di una notizia falsa. Per di più, di quel messaggio ricevuto si potrà sapere il numero di volte che ha già circolato su WhatsApp, oltre alla possibilità di ricercarne il contenuto su Internet per mezzo di un motore di ricerca apposito, che sarà introdotto proprio all’interno dell’app di messaggistica istantanea in modo tale da non chiuderla (ricerca che si potrà fare anche per immagini nel caso se ne ricevesse una in allegato al testo). E se il messaggio in questione fosse stato scritto da quell’amico/a che ce lo sta inviando? Resta il dubbio, ma, intanto, meglio prevenire che curare, od omologarsi a tutti coloro i quali non si curano di capire.
Anastasia Gambera
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