È stato definito “Effetto femme fatale”. Uno studio ha rivelato che per le donne belle e attraenti fare carriera e occupare posizioni di potere è più difficile, perché percepite come meno affidabili.
Certo, siamo indubbiamente nel 2019, in un’epoca di progresso. Eppure si scopre, oggi, che certi atteggiamenti che si credeva fossero semplici luoghi comuni non sono tali, ma sembrano trovare spiegazioni scientifiche. Uno studio pubblicato recentemente su Sex Roles ha chiaramente dimostrato che sul posto di lavoro le donne molto belle e attraenti sono percepite come poco rassicuranti e affidabili e quindi devono sgomitare più delle colleghe meno attraenti per convincere gli altri delle loro capacità e raggiungere posti di potere.
A capo del gruppo di ricercatori che hanno cercato una risposta scientifica alla combinazione pericolosa troviamo due dottoresse: Leah Sheppard della Washington State University e Stefanie Johnson della Colorado Boulder University.
Hanno raccolto e confrontato i giudizi di campioni di intervistati in merito ad alcuni stereotipi femminili e a questioni riguardanti donne al potere e donne manager più o meno attraenti. Ciò che è emerso è stato che per le donne manager più attraenti il fattore di affidabilità percepito è stato più basso rispetto a quello degli uomini o delle donne meno attraenti.
A questo si aggiunge anche che solo per le donne considerate meno piacenti è stata espressa fiducia rispetto alla possibilità di occupare posizioni di potere. Dunque sembrerebbe proprio che essere molto belle sia uno svantaggio per la carriera di una donna. Certo non sempre ciò accade, molto dipende dal tipo di carriera cui si punta, ma di certo essere attraenti genera una certa sfiducia nell’altro che si traduce in una reale maggiore fatica richiesta per riguadagnare tale fiducia.
Secondo le dottoresse a capo dello studio, tale effetto di sfiducia da loro stesse battezzato ironicamente effetto femme fatale trova la propria origine e spiegazione in una insicurezza sessuale che influisce sul giudizio di affidabilità o sincerità percepite. Manager bellissime di aziende tech, donne attraenti a capo di uffici stampa o grandi multinazionali generano maggiore insicurezza sessuale negli uomini o donne che lavorano al loro fianco. Per dimostrare questo effetto femme fatale le ricercatrici hanno condotto diversi esperimenti.
In alcuni, agli intervistati si chiedeva un giudizio sull’affidabilità di donne manager attraenti e meno attraenti. In altri si richiedeva il medesimo giudizio, ma prima si induceva negli intervistati una certa sicurezza sessuale, lasciando che ricordassero storie d’amore andate bene o momenti di successo in relazioni personali appaganti. Risultato? Mentre nei primi esperimenti i giudizi sulle donne manager attraenti erano sensibilmente meno positivi in quanto a sincerità e fiducia percepita rispetto alle manager meno piacenti considerate più sincere, nei secondi il giudizio appariva sensibilmente diverso perché condizionato dallo stato emotivo di tranquillità e sicurezza sessuale indotto dai ricordi.
Per cui le stesse donne manager attraenti non erano più considerate una minaccia e gli intervistati attribuivano loro un più alto grado di affidabilità e fiducia. Inoltre, le ricercatrici hanno dimostrato che questa combinazione “bella e attraente uguale poco affidabile” valeva solo per le donne, non per gli uomini.
Tale scoperta si rivela molto importante soprattutto per le donne che conoscendo tale effetto possono giocare meglio e più consciamente le loro carte e raggiungere i loro obiettivi.
Gilda Angrisani
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