Le app di messaggistica istantanea – e sfidiamo chiunque a dire il contrario – sono, ormai, diventate parte integrante della vita di ogni singolo utente che ne possiede anche solo una. Già, perché a rientrare in questa categoria non vi è solo il famigerato WhatsApp, annoverante, all’attuale, miliardi di consumatori particolarmente attivi; bensì, pure Telegram, molto simile a WhatsApp, ma differente in alcuni punti – come le cosiddette chat a tempo, tipologie di conversazioni che si distruggono dopo un certo periodo; oppure, l’uso degli sticker come su Facebook (non a caso, Telegram è di proprietà di Mark Zuckerberg); e così via. Insomma, a volerla dire tutta, non si hanno difficoltà a comunicare gratuitamente. Ma ce n’è un’altra pronta a fare il proprio ingresso, e a dare filo da torcere alle sue colleghe: quale? Rcs.
Ricordate che, in un precedente articolo, si era parlato del ritorno alla ribalta degli sms? Ecco, come riporta Esquire, Google ha deciso di creare un’applicazione di messaggistica istantanea molto simile a WhatsApp e Telegram, ma diversa per alcuni motivi; come la cifratura end-to-end, attiva su WhatsApp e che preserva le chat da occhi indiscreti – sebbene, Google, stia già cercando di correre ai ripari il prima possibile per fornire l’Rcs (Reach Communications Services) di un ottimo sistema di cifratura delle conversazioni. È già attiva, dalla fine di giugno c.a., in Francia e nel Regno Unito, ma ben presto – presumibilmente, entro la fine dell’anno – dovrebbe essere implementata anche in altri Stati europei. E tu sei pronto ad abbandonare WhatsApp e Telegram per gli “sms 2.0”?
Anastasia Gambera
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