Sono finiti i momenti in cui ci si annoia, non si sa cosa fare, i soliti amici sono tutti impegnati e l’unica possibilità che si ha è quella di stare chiusi in casa: adesso, grazie a Make Your BO, con pochi click si ha la possibilità di organizzare una cena, una partita a calcio o un gruppo studio .
BOLOGNA – Quando le parole più usate diventano “social network, post, like e sharing”, vuol dire che la vita off-line non basta più e si finisce ad aver bisogno di andare oltre. Come? Utilizzando la piattaforma virtuale più grande di tutte: Internet. Ma anche quando esso è dispersivo e sembra avere troppe soluzioni alle poche e semplici domande, a chi rivolgersi? Make Your BO è la risposta: lanciato on-line a novembre 2015, in pochissimo tempo ha raggiunto i quasi 1500 utenti giovani, giovanissimi e non solo, che hanno la possibilità di condividere eventi, proposte e tanto altro. www.makeyourbo.it è un sito, suddiviso in quattro iper-sezioni (Università, Sport, Condivisione e Creatività), il quale permette di pubblicare proposte, idee, eventi e tutto ciò si possa fare “insieme”.
«MYBO nasce da un concetto di sharing allargato: ci sono sempre state piattaforme e app in cui si potevano trovare determinate cose, ma non ce ne era una che invece le raggruppasse tutte», spiega Daniele, uno dei membri fondatori. «La rivoluzione consiste nel trasformare il pc in un mezzo, senza pensarlo più solo come fine, per trovare nuovi hobbies, incontrarsi con persone che hanno i tuoi stessi interessi e condividere tutto ciò che può essere condivisibile». Le novità non finiscono qui: infatti, come dichiarato da Daniele «Una delle cose più importanti è lo spazio open source in cui è l’utente che contribuisce a creare il sito. Ogni giorno ci arrivano tantissime proposte di nuove sezioni e abbiamo pensato di aprire una categoria dedicata prevalentemente a quelle più gettonate». Make Your BO si fermerà nella città di origine, Bologna? Si spera di no, poiché, difatti, uno dei prossimi progetti in cantiere è quello di aprirlo in altre città, magari all’estero: tanto social, quindi, quanto la bella città universitaria.
Roberta Ventura
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