Dopo Amadeus il nuovo conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo porta il nome di Carlo Conti. Il noto presentatore toscano e volto rai da molti anni, da tempo era in prima lista per la prossima conduzione del Festival. Un gradito ritorno dopo il triennio degli anni 2014, 2015 e 2016 che lo vedrà protagonista per le prossime due edizioni del 2025 e 2026.
Amadeus, si sa, ha dato una grnde rispolverata al Festival di Sanremo puntando soprattutto sui giovani artisti. Ed è ciò che si ripropone di fare lo stesso Carlo Conti. Il pubblico giovanile è aumentato negli ultimi anni, e quindi si cercherà di preservarlo a dovere. I cinque anni di Amadeus sono stati anni importanti per il Festival, ed è anche giusto che si continui sulla stessa scia.
Le dichiarazione del conduttore:
“Torno a Sanremo dopo sette anni, cercherò di riprendere quel lavoro fatto e portato avanti alla grande dalle due edizioni di Baglioni e alla grandissima dalle cinque di Amadeus. La musica come sempre al centro, quella attuale, che piace, speriamo di fare un bel lavoro e di continuare la meravigliosa tradizione di questo evento che mette tutti insieme, tutta la famiglia di fronte dalla tv”, sottolinea il conduttore, rivelando che il primo a scrivergli è stato Fiorello “Se fossimo stati in onda, ha scritto, ci saremmo divertiti un bel pò”.
Inoltre per il conduttore è un grande omaggio per festeggiare i suoi quarant’anni in Rai:
“Ho accettato grazie al grande affetto della nostra azienda, dall’amministratore delegato al direttore generale al direttore intrattenimento, fino alla signora delle pulizie, ai cameramen, ai tecnici, ho sentito questo tifo per me che mi ha fatto dire: torniamo”, aggiunge Conti. E conclude: “Per i prossimi due anni sarò il direttore artistico, peraltro è anche anche un bel modo di festeggiare miei primi 40 anni di Rai, il primo contratto risale a giugno 1985”.
Un nuovo capitolo importante si apre per Carlo Conti.
Foto: Biccy
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.