Il 13 giugno 2024 è cominciato il G7 a guida italiana, al Castello Svevo di Brindisi, in Puglia. Nonostante la temporanea assenza di Joe Biden, già intorno alle 21 il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la figlia Laura e la premier Giorgia Meloni sono in compagnia del cancelliere federale della Germania Olaf Scholz e del primo ministro del Giappone, Fumio Kishida.
L’ultimo ospite mancante, Emmanuel Macron, che una volta arrivato sorride e abbraccia Mattarella, con la premier Giorgia Meloni scambia uno sguardo gelido e un semplice baciamano di cortesia. La premier, non nascondendo il disappunto, contribuisce a mantenere un clima già teso.
L’immagine, diventata subito un meme virale, viene tempestivamente rimossa da internet e dai TG. Ad esempio, al TG1 viene mostrato soltanto il saluto dei vari leader con il presidente Mattarella ma non quelli con la premier. Come era prevedibile, nasce un piccolo caso diplomatico con i colleghi delle tv francesi e spagnole: la Rai distribuisce le immagini, girate da una sola telecamera, alle televisioni di Parigi, ma il saluto tra Meloni e Macron è inesistente.
Il summit si è posto le seguenti tematiche da affrontare: l‘ordine economico e finanziario, le crisi regionali, i conflitti, le questioni ambientali, lo sviluppo, l’energia e la sicurezza. Ci sarà spazio anche per Papa Francesco che, in veste di ospite speciale, interverrà sull’attualissima tematica dell’intelligenza artificiale.
Tuttavia, durante la vigilia, l’attenzione è stata dirottata sulla bozza della risoluzione finale, ancora in fase preparatoria, riguardante il diritto d’accesso all’aborto. Giovedì sera si arriva al culmine di una giornata molto tesa e di conflitto tra Macron e Meloni. Il presidente francese ha infatti provato fino all’ultimo a inserire “l’accesso all’aborto sicuro e legale e alle cure post-aborto“ nel documento finale che dovrà essere approvato dai “grandi della terra” venerdì sera. Ma senza sorprese, l’Italia si oppone, chiedendo di riconfermare gli impegni del summit dell’anno precedente tenutosi ad Hiroshima. La trattativa viene infatti interrotta lunedì alle 3 di notte, con i rappresentanti italiani che chiedono di rinviare la discussione. Nella bozza finale la parola “aborto” sparisce.
“Mi dispiace che la parola sia sparita”, commenta il presidente Macron che sottolinea la questione come qualcosa che riguarda “sensibilità diverse” sul tema, riferendosi in particolar modo alle posizioni di Italia e Francia. Parigi al contrario di Roma ha inserito il diritto all’aborto nella Costituzione nel 1975 con un voto bipartisan. L’eliminazione della parola aborto non è passata inosservata, come prevedibile, nemmeno all’opposizione di Elly Schlein, che ha definito “una vergogna nazionale, una premier donna che non difende le altre donne” per esortare la premier Meloni a “scusarsi con il Paese“.
Va precisato, che quella tra i due leader è una rivalità di vecchia data. Infatti il partito “Fratelli d’Italia“ nel 2022 aveva fatto la sua campagna elettorale contro il presidente francese e dopo la sconfitta di Macron alle elezioni europee, gli uomini della premier Meloni avrebbero infierito sulla sconfitta del presidente francese, doppiato da Marine Le Pen. D’altra parte però, il presidente francese ha sempre speculato servendosi dell’immagine di Giorgia Meloni, usata per ricordare al popolo francese cosa succederebbe nel loro paese se vincesse Marine Le Pen: “Due donne di estrema destra al governo“.
I giornali italiani parlano in tono polemico di “strumentalizzazione elettorale” da parte di Macron. Secondo quanto riportato dai media, il presidente francese, temendo la vittoria di Le Pen alle legislative, avrebbe usato il grande megafono del G7 per farsi propaganda elettorale. La giornata si conclude con la dichiarazione della premier Meloni che – forse per non vedersi rovinare il summit – si è così espressa sul presidente francese: “Non si fa campagna elettorale al G7“.
Il tema dell’aborto ha sempre alimentato il dibattito politico e pubblico in un Italia che convenzionalmente è divisa in due fazioni: da un lato si trova chi considera questa pratica moralmente inaccettabile; dall’altro troviamo chi considera una priorità il mantenimento della libertà riproduttiva di ogni donna.
Il diritto di accesso all’aborto sicuro e legale è un aspetto tra i più discussi dei diritti umani. Il Consiglio d’Europa ha stabilito che l’accesso all’interruzione volontaria della gravidanza in maniera sicura e legale deve essere concesso senza restrizioni.
Tuttavia, l’accesso alla pratica dell’aborto nei paesi europei è notevolmente variabile. Come nel caso specifico dell’Italia. Alcuni parlamentari dell’area governativa, avrebbero infatti proposto delle misure ancora più restrittive riguardo la legge 194 del 1978. Le proposte vanno dalla concessione di pieni diritti giuridici dal momento del concepimento, a vere e proprie barbarie come l’obbligo dell’ascolto del battito fetale, fino all’inserimento delle associazioni pro-vita nei consultori. Questa proposta è, purtroppo, diventata legge grazie a un emendamento al decreto del PNRR approvato il 18 aprile dalla Camera e il 23 aprile anche dal Senato.
Fonte foto in evidenza: ilFattoQuotidiano.it
Riccardo Nobile
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.
NBA: Thunder senza limiti, avvio da incubo per i Mavericks
Il Catania batte l’Altamura: il pensiero dopo una notte (da primi) di sogni!
Scegliere l’auto in Sicilia per la città: caratteristiche e accessori
La fuga di Norris, la luce di Antonelli, un Piastri in caduta libera
Serie C, Catania-Altamura: segui il live-match dallo stadio “Massimino”
Champions League: colpaccio Atalanta, il Napoli non si sblocca