È usata da milioni di donne per evitare gravidanze indesiderate, ma l’utilizzo può anche essere a scopo medico: gran parte della popolazione femminile infatti soffre di ovaio policistico o micropolicistico che può causare acne, aumento di peso, assenza del ciclo mestruale (amenorrea) o ritardi frequenti delle mestruazioni, per non parlare dei forti dolori nel momento in cui arrivano.
Sicuramente, l’utilizzo della pillola gioca un ruolo fondamentale in questa battaglia tutta al femminile, poiché, sebbene ci siano degli effetti collaterali, è utilissima per la regolarizzazione del ciclo mestruale, se assunta correttamente, il quale risulterà meno intenso e più breve e soprattutto meno doloroso. Inoltre è un’ottima cura per l’acne.
Purtroppo, però, ha sempre rappresentato un problema di tipo economico.
Chi soffre della sindrome di ovaio policistico, soprannominato anche PCOS, è in un certo senso costretta ad assumere la pillola per sempre, o meglio, fino a quando non arrivi il desiderio di una gravidanza: ciò che si intende dire è che non esiste una cura definitiva, ma ci si può tenere sotto controllo con l’uso della sopracitata pillola o di integratori.
Il costo di questi contraccettivi è spesso considerato troppo alto, quindi molte donne non ne fanno uso poiché non possono permetterselo.
Oggi, il fatto che la pillola contraccettiva diventi gratis rappresenterà una svolta epocale per tutte le donne. Il prossimo step, si spera, sarà quello di rendere gratuiti anche gli assorbenti, come è già successo in Scozia, primo paese al mondo ad aver avviato questa meravigliosa iniziativa.
Un lungo iter legislativo che ha portato all’approvazione della vendita gratuita del farmaco. Tuttavia, non tutte le pillole contraccettive rientreranno nella fascia A e saranno prescrivibili da medici di base e specialisti attraverso ricetta “rossa” o elettronica.
Giuliana Guglielmino
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