È stato il trionfo della normalità quello che si è consumato sul palco dell’Ariston in occasione della 65esima edizione del Festival della Canzone Italiana. Il primo Festival targato Carlo Conti (con la partecipazione di Emma, Arisa e dell’attrice spagnola Rocío Muñoz Morales) ha saputo rispettare attese e previsioni della critica, tant’è che è stato premiato con ascolti alti nel corso delle canoniche cinque serate. Abbandonato lo stile radical-chic tipico delle conduzioni di Fabio Fazio, la musica è stata rimessa al centro dell’attenzione e lo spettacolo è stato “spogliato” da qualsiasi vena politica.
A trionfare è stato, come era ampiamente pronosticabile alla vigilia, il trio lirico Il Volo con il brano Grande Amore, seguito da Nek con Fatti avanti amore e Malika Ayane a chiudere il podio con Adesso e qui (nostalgico presente). Questi artisti hanno fatto incetta di premi e riconoscimenti: la Ayane si è aggiudicata il prestigioso Premio della Critica Mia Martini, mentre Nek ha vinto il Premio al miglior arrangiamento, il Premio della Sala Stampa e la gara delle cover con la sua versione della celebre Se Telefonando di Mina, del 1966. Interesse ha destato anche la gara della sezione Nuove Proposte, che ha visto la vittoria del giovane cantautore siciliano Giovanni Caccamo con Ritornerò da te. La canzone ha ricevuto anche il Premio della Critica e quello della Sala Stampa.
Quest’edizione del Festival ci ha consegnato alcuni momenti da ricordare; in primis la reunion musicale tra Al Bano e Romina Power, il toccante omaggio a Pino Daniele sulle note di Quando interpretata da Biagio Antonacci, l’attacco di Sei nell’anima “cannato” per due volte da Gianna Nannini e i siparietti del conduttore con Charlize Theron, Will Smith e Margot Robbie. La kermesse è stata senz’altro arricchita dalla presenza di Tiziano Ferro, Conchita Wurst, Giovanni Allevi ed Ed Sheeran, oltre che dalle esibizioni degli Imagine Dragons e dei Saint Motel, e da un piacevole tuffo negli anni Ottanta con gli Spandau Ballet. Il miglior momento di comicità lo hanno regalato sicuramente Luca e Paolo con la loro dissacrante Rip Parade, momento di satira sulla retorica del cordoglio mediatico per la scomparsa di personaggi famosi. Hanno strappato risate anche le incredibili imitazioni di Virginia Raffaele, nei panni impeccabili di Ornella Vanoni, e l’improbabile rassegna stampa notturna a cura di Rocco Tanica.
Sotto lo slogan «Tutti Cantano Sanremo» Carlo Conti ha avuto modo di interagire con alcune delle eccellenze italiane nel mondo, come il medico di Emergency Fabrizio Pulvirenti, l’astronauta Samantha Cristoforetti e il ciclista Vincenzo Nibali, oltre ad avere ospitato persone comuni come la famiglia più numerosa d’Italia e Sammy Basso, un ragazzo che ha testimoniato sorridendo la sua rarissima sindrome da invecchiamento precoce. In generale, il livello musicale è stato leggermente più elevato rispetto alle precedenti edizioni di Sanremo e per il 2016 in casa Rai si pensa già ad un Conti-bis, sebbene il conduttore si sia voluto concedere un periodo di riflessione prima di comunicare la sua decisione ai vertici della tv di Stato.
Gabriele Mirabella
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