LEICESTER (REGNO UNITO) – Questi i fatti: in una città di circa 285.000 abitanti nel cuore del Regno Unito, intorno alle 23 di lunedì scorso, una favola calcistica ha visto il concretizzarsi del proprio lieto fine. Migliaia di tifosi, infatti, si sono riversati per le strade e nei pressi del King Power Stadium per festeggiare l’impresa storica della squadra locale, il Leicester City Football Club, che dopo centotrentadue anni dalla fondazione ha vinto il trofeo più ambito del calcio inglese: la Premier League. Il club, trascinato dal tecnico italiano Claudio Ranieri (il cui compito iniziale era di evitarne la retrocessione), ha conquistato nel corso dei mesi le simpatie dei tifosi provenienti da ogni parte del mondo e, dopo un’annata a dir poco incredibile fin dall’inizio, che ha visto la squadra delle Foxes trionfare con due giornate di anticipo, è arrivato il coronamento di un sogno dal quale nessun amante del calcio ha voluto svegliarsi.
Da qui, ecco i social network letteralmente invasi dagli utenti, i quali hanno accolto con estremo entusiamo il miracolo sportivo. Ha spopolato l’hashtag #GoFoxes, che da giorni domina le tendenze di Twitter, e immancabilmente anche personaggi di spicco (tra cui politici, uomini di spettacolo ed illustrissimi calciatori) hanno espresso le loro più vive congratulazioni al mister e alla squadra che vanta uno dei fatturati più bassi del torneo calcistico inglese. «Congratulazioni al Leicester. Una straordinaria, fortemente meritata, vittoria della Premier League», ha commentato il primo ministro britannico, David Cameron, mentre arrivava anche il plauso dello Special One, Josè Murinho, il quale ha dichiarato di aver provato una forte emozione per il trionfo del collega italiano, nonché la gioia di Francesco Totti, che si è complimentato per il lavoro dell’ex-allenatore della Roma. «La più grande impresa della storia del calcio inglese l’ha guidata un italiano. Grande Leicester. Grandissimo mister Ranieri», ha dichiarato invece Matteo Renzi, che ha poi detto ai microfoni di Rtl 102.5 di voler dedicare al romano un riconoscimento inaspettato: «Proporrò un’onorificienza per Claudio Ranieri al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Lo scudetto appena vinto dall’allenatore a Leicester è “una storia meravigliosa”, che insegna che bisogna crederci sempre».
King Claudio, come è stato soprannominato recentemente dalla stampa inglese il tecnico del Leicester City, è stato l’ultimo membro della squadra a sapere della vittoria del titolo. Dopodiché, l’indomani ha esordito con queste dichiarazioni che hanno commosso l’intera rete: « Più che fare una dedica vorrei dire che ho sempre pensato che prima o poi lo scudetto lo avrei vinto. Ora tutti mi elogiano, ma a me piace ricordare che sono lo stesso uomo mandato via dalla Grecia. Resto al Leicester, anche se io e il presidente sappiamo che questa rimarrà una stagione irripetibile. L’unica dedica che posso fare a tutti quanti consiste nel dire loro di crederci: provateci, non solo nel calcio, ma in tutti i campi della vita».
Non è così difficile comprendere, pertanto, quale sia il senso e il motvio del successo del Leicester e di tutte le componenti del team. Lo scudetto ha significato, per milioni di amanti di tale sport di tutto il mondo, non solo la vittoria della passione e della forza d’animo contro la plutocrazia che ormai si è impossessata in maniera sempre più feroce dell’ambiente calcistico; ma anche la certezza che i desideri, in alcuni casi, possono davvero realizzarsi per tutti. Basti pensare alla toccante storia di Jamie Vardy, stella del Leicester, il quale fino a qualche anno fa lavorava come operaio in una fabbrica; basti pensare alle non eccellenti doti tecniche dei calciatori oggi euforici, il cui valore economico è infinitamente più piccolo di molte altri campioni che militano tra le squadre della Premier League; basti pensare a Claudio Ranieri, perdente e criticatissimo in Italia, che ha invece portato al trionfo in uno dei campionati fra i più difficili al mondo una squadra che, da tempo, ha combattuto per non retrocedere. La favola del Leicester City, dunque, come saggiamente evidenziato da Ranieri, lancia il messaggio – non scontato – che tutto sia possibile e, dato che ciascuno ha ancora qualcosa da realizzare chiusa in un cassetto, risulta impossibile non innamorarsi di una simile impresa, dopo averla conosciuta meglio.
Francesco Laneri
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