“Il Mondo Dietro di Te“, uscito l’8 dicembre su Netflix, è il film del momento. Un thriller apocalittico – tratto dal romanzo “Leave the World Behind” di Rumaan Alam – scritto e diretto dal regista statunitense Sam Esmail (conosciuto per Mr. Robot). Tra i produttori esecutivi, l’ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e sua moglie Michelle con la loro Higher Ground Productions.
Il film è stato apprezzato fin da subito diventando immediatamente uno dei più popolari sulla piattaforma. Soprattutto, per il cast di alto livello che lo anima. Tra cui: Julia Roberts, Ethan Hawke, Mahershala Ali e Kevin Bacon. Ma, anche, per i suoi temi di stringente attualità e per la sua trama enigmatica, oltre che per i riferimenti quasi ossessivi a pilastri della cultura pop come “Friends“.
Nonostante ciò, il film sta suscitando confusione tra molti spettatori, principalmente a causa del suo finale enigmatico, che offre diverse interpretazioni. Questo film è veramente all’altezza delle aspettative o, forse, sarebbe stato meglio optare per qualcos’altro?
Il “Mondo Dietro di Te” parte con passo felpato. Racconta la storia di due famiglie – i Sandford e gli Scott – che si ritrovano a dover affrontare una catastrofe globale. Nella fattispecie, Amanda (Julia Roberts), stressata dalla vita frenetica newyorkese, decide di organizzare una vacanza fuori città per la sua famiglia affittando una magnifica villa immersa nel verde e vicina al mare. Al loro arrivo tutto sembra perfetto, ma le prime stranezze non tardano ad arrivare. Mentre, infatti, Amanda si trova in spiaggia con il marito Clay (Ethan Hawke) e i suoi due figli Rose e Archie, una petroliera si dirige verso di loro fino a raggiungere la sabbia. Da allora, tutti i mezzi di comunicazione sembrano non funzionare: telefoni, computer e persino la televisione.
La sera, due persone si presentano alla loro porta: George Scoot G.H. (Mahershala Ali), il proprietario della casa, e sua figlia Ruth (Myha’la Herrold). I due hanno preferito provare a rifugiarsi lì, fuori dalla città, piuttosto che tornare nella loro casa a Manhattan. Amanda è subito diffidente nei loro confronti, credendo si tratti di una truffa, ma Clay vuole aiutarli e permette loro di passare la notte nel seminterrato.
La mattina seguente sempre più cose, apparentemente senza senso, iniziano ad accadere nelle loro vite. Aerei rimasti senza sistema di controllo che si schiantano a terra. Gli animali cominciano a comportarsi in modo strano e un drone lancia una serie di volantini con una scritta inquietante: “Morte all’America”. Non solo, il silenzio irreale che circonda i luoghi viene sistematicamente interrotto da un rumore assordante così forte da rompere i vetri e i denti di Archie cadono misteriosamente.
Nel tentativo di assistere Archie, G.H. e Danny si dirigono a incontrare il teorico delle cospirazioni, Danny (Kevin Bacon). Sebbene Danny in un primo momento si rifiuta di venir loro in soccorso, alla fine acconsente ad aiutarli ed espone le sue teorie. Per garantire loro sopravvivenza, Danny suggerisce a G.H. e Clay di cercare rifugio a casa dei Thorne, la casa dei vicini, che hanno un vero e proprio bunker sotterraneo.
Si pensa che un cyberattacco sembra essere in corso, ma la situazione potrebbe essere anche peggiore. Ma davvero sta avvenendo? E da parte di chi? Quando finirà? Tra paura, eventi inspiegabili, isolamento e paranoia, per quelle sei persone comincerà un viaggio dentro l’ignoto che li costringerà a fare i conti con la propria vita e una civiltà digitale ormai al collasso.
Per l’intera durata del film, spettatori e personaggi condividono l’incertezza riguardo agli eventi anticipando risposte cruciali nel finale. Nelle parti finali del film emerge un’ipotesi sorprendente: dietro agli eventi non si cela solo un attacco cibernetico terroristico, ma piuttosto un tentativo di colpo di Stato volto a innescare una guerra civile negli Stati Uniti d’America.
In effetti, G.H. confida a Clay di essere a conoscenza della situazione: “Sta avvenendo un colpo di Stato politico. Le persone al potere stanno deliberatamente permettendo che una guerra civile si sviluppi, paralizzando i mezzi di trasporto e la tecnologia, diffondendo disinformazione attraverso volantini, inducendo così il panico e spingendo la gente comune a eliminarsi reciprocamente“.
La verità rimarrà un enigma. Un film che lascia col fiato sospeso, nelle cui scene finali vediamo Amanda e Ruth osservare da lontano le esplosioni sulla città di New York. Nel frattempo, la piccola Rose riesce ad accedere al rifugio dei vicini di casa e, finalmente, riesce a guardare l’episodio conclusivo della serie “Friends“, che l’ha afflitta durante tutta la vicenda. Inoltre, durante la visione del film, possiamo notare un intercettatore EAS il quale rivela che gli Stati Uniti sono in guerra con forze armate, con l’ipotesi di coinvolgimento di armi nucleari.
Il primo aspetto evidente durante la visione del film, “Il Mondo di Dietro di Te“, è indubbiamente la presenza di un’atmosfera a elevata tensione. Questo è accentuato da vari elementi, con il sottofondo musicale che gioca un ruolo primario. Sono selezionate melodie estremamente tese che intensificano notevolmente l’atmosfera inquietante.
Interessante è anche l’accuratezza dedicata ai dettagli, in particolare attraverso alcune inquadrature suggestive. Oltre alle scene evocative che mostrano la rotazione terrestre, gli scatti di Rosie sulla spiaggia di fronte all’imponente petroliera catturano l’attenzione dello spettatore fin dall’inizio del film. A questo, si aggiunge la visione della bandiera americana sulla luna. Un’immagine che cerca di raffigurare la grandezza di una potenza mondiale, come gli Stati Uniti d’America, e come questo presunto attacco sembra averla condotta verso la distruzione.
Ma il film, oltre al suo significato profondo, merita davvero di essere visto? Merita tutta questa popolarità?
“Il Mondo dietro di Te” si arresta e rimane bloccato nell’incipit di una storia che non avanza mai, immerso in un limbo di emozioni che non trovano via per trasformarsi o evolversi, determinando un vero e proprio blocco interiore e fisico per i suoi protagonisti. Forse, l’intento del regista era proprio quello di far rimanere personaggi e pubblico “impantanati” in un momento di tensione continua, in cui tutte le strade sono possibili ma non si sa quale imboccare. Tuttavia, dal punto di vista della resa sullo schermo, questa scelta stilistica non ha avuto il successo sperato.
Pur essendo lento, angosciante e indubbiamente intelligente per alcune scelte narrative, “Il Mondo dietro di Te” è uno di quei film che si guardano perché tutti ne parlano ma, a posteriori, forse, si può provare un po’ di “pentimento” per la scelta. Sicuramente, non si avrà il desiderio di guardarlo nuovamente. Infine, la trama del film rimane aperta per permettere al pubblico di appropriarsene.
Fonte Foto in Evidenza: informazione.it
Giada La Spina
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