CATANIA – Finalmente è cominciato l’evento più atteso dell’anno per i giovani siciliani appassionati di manga, fumetti, cosplay, ma anche per tutti coloro che amano soltanto osservare questi personaggi senza troppo coinvolgimento personale. Sabato 30 maggio 2015 ha avuto inizio la quinta edizione dell’Etna Comics, Festival internazionale del Fumetto e della Cultura Pop. Voci di Città non poteva mancare alla cerimonia d’inaugurazione, coordinata dal direttore e fondatore dell’intero evento Antonio Mannino, insieme al fumettista di Pillole di Jenus, alias Alesssandro Alemanno, nelle vesti di disegnatore ufficiale del manifesto di quest’anno: «Io mi riconosco nelle persone che, come me, azzardano e rischiano. Per questo è stato geneticamente impossibile per me rifiutare da Mannino la proposta di curare il manifesto».
La parola chiave di tale manifesto è per l’appunto Pop, intesa non come uno “stile” (la pop art, o qualcosa di simile), bensì alla stregua di una filosofia di pensiero: il mondo dei fumetti per la prima volta visto in chiave “popolare”. Lo spirito dell’evento 2015 doveva essere contrassegnato dal passaggio da una manifestazione prettamente fumettistica a qualcosa capace d’incastrarsi perfettamente con il fumetto, anche se totalmente al di fuori di esso. Per rendere questi concetti, Alemanno ha voluto utilizzare degli emblemi già stereotipati, senza parodia (alcuni collegati, ovviamente, alla Sicilia, come le fantasie dei carretti siciliani o l’Etna: «Me ne sono altamente sbattuto le palle e ho copiato direttamente dagli originali, senza metterci del mio, facendo solo degli incastri. Li ho copiati tutti, perfino il mio personaggio», azzarda senza peli sulla lingua il fumettista. Diego Fichera, invece, autore e produttore della trasmissione Etna Comics TV, ha spiegato, timidamente, la singolare scelta dell’hashtag che caratterizza l’evento #backtothefantasy: «L’idea è stata d’immaginare un’Etna Comics organizzato in un passato improbabile, immaginando come sarebbe stata Catania se l’entusiasmo per il fumetto fosse esistito già nel XV secolo».
Quasi alla fine della cerimonia, Dario Cherubino, ha evidenziato le novità che contraddistinguono l’Etna Comics 2015 dalle edizioni precedenti, quali: le numerose e importanti mostre (consultabili sul sito ufficiale dell’evento), l’incentivazione dell’area junior con maggiore spazio per le famiglie, l’integrazione di aziende internazionali come la Disney e soprattutto l’inserimento di un gruppo di volontari (caratterizzati dalle magliette gialle). «Mi domando come abbiamo fatto finora senza di loro: sono indispensabili. Grazie alla collaborazione di tutto lo staff, mi pare che la fiera stia crescendo anno dopo anno così come la volevamo. Questa è la natura del POP: creare collegamenti dove esistono e anche dove non esistono».
Per rimanere in tema, dunque, i “giochi” sono aperti e l’Etna Comics 2015 ha inizio: un luogo quasi magico, dove fantasia e realtà s’incontrano in un mix che rende difficile distinguere il punto di confine. Non resta che fare, a tutti coloro che hanno partecipato o parteciperanno alla Festival del Fumetto, gli stessi appropriatissimi auguri espressi dal fondatore Mannino in conclusione alla cerimonia di presentazione: «Buon Etna Comics e buon divertimento che, in fin dei conti, è esattamente la stessa cosa!»
Chiara Forcisi (articolo)
Alberto Molino e Marco D’Urso (fotografie)
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Da sempre lettrice accanita, Chiara all’età di 13 anni pubblica You are my angel, il suo primo romanzo. Frequenta il Liceo Classico N. Spedalieri di Catania, dove completa gli studi in bellezza in qualità di rappresentante d’istituto e dirige, dopo averlo fondato, il giornalino scolastico Il Punto, degno erede di Voci di Corridoio, antesignano di Voci di Città. A marzo 2013 corona il suo più grande sogno: partire come delegate con l’Associazione Diplomatici alla scoperta della Grande Mela. Si laurea in Scienze della Comunicazione all’Alma Mater Studiorum di Bologna a luglio 2018. Inoltre, anche se è impegnata ad affrontare la vita quotidiana non si arrende e prova ancora a realizzare ciò che voleva fare fin dalla culla: salvare il mondo con le parole.