BOLOGNA – Rimanere in aula studio fino a mezzanotte, da settembre in poi sarà possibile grazie alla collaborazione che l’Alma Mater ha condotto con il Teatro Comunale e il programma di eventi estivi Zambè, realizzato in cooperazione con il Comune e l’appoggio della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, i quali pensano che questo progetto sia «una tappa fondamentale nel percorso di rinascita di via Zamboni».
Le biblioteche che saranno coinvolte nel progetto di riqualificazione della cittadella universitaria, sono: la biblioteca di Discipline Umanistiche in via Zamboni 36, la biblioteca giuridica Antonio Cicu di via Zamboni, 27/29, la Walter Bigiavi in via Belle Arti 33 e la sala studio di Palazzo Paleotti in via Zamboni 25, per un totale di mille posti lettura. Altre novità riguardano anche la sicurezza dei luoghi sopracitati: infatti, ci sarà un incremento della sorveglianza che coinvolgerà un controllo degli accessi, una guardia centralizzata e un sistema di segnalazione in tempo reale dei posti disponibili, per il quale ci si prospetta l’imminente uscita di un’app apposita.
Infine, per rendere agevole lo scambio inter bibliotecario dei volumi di proprietà dell’Alma Mater, il progetto comprende anche un servizio di prestito fra le biblioteche dell’Università e quelle dell’area metropolitana di Bologna. In questo modo, gli studenti potranno avere accesso direttamente dalle biblioteche di ateneo alla totalità del patrimonio bibliografico universitario e comunale.
Roberta Ventura
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