La crisi che sta vivendo il Calcio Catania si acuisce giorno dopo giorno. Dopo aver ascoltato le ultime dichiarazioni dell’azionista Nicolosi, le perplessità e i dubbi di tutti i tifosi rossazzurri si rafforzano ulteriormente soprattutto se, all’interno della Sigi, tutti i soci hanno voce in capitolo allo stesso livello.
Assurdità di uno statuto che non andrebbe bene nemmeno per gestire un condominio. Il presidente Vincenzo Parisi, e tutti i componenti del comitato Romolo Murri, chiedono a questo punto un gesto di grande responsabilità da parte di tutti i soci della Sigi che devono mettere da parte le loro beghe interne e compiere un grande gesto di responsabilità nei confronti di tutti coloro che hanno realmente a cuore le sorti del Calcio Catania.
Aver salvato l’anno scorso la squadra per amore della matricola non basta, bisogna andare avanti. Per farlo gli stessi soci dovrebbero sedersi tutti intorno ad un tavolo e modificare lo statuto societario: chi mette più denaro nelle casse societarie, rispetto ad un altro, deve avere necessariamente maggior voce in capitolo sul destino della squadra. Essere socio di maggioranza o minoranza solo per quanto riguarda le quote di ricapitolazione sta portando a quelle conseguenze che oggi sono sotto gli occhi di tutti. Bisogna cambiare rotta ora, prima che sia troppo tardi.
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