BOLOGNA – Quando il termometro raggiunge i 40° in una città come Bologna che non ha altro che i colli che la contornano per difendersi dalle temperature atmosferiche, l’unico modo per proteggersi dalla calura è proprio recarsi in quei parchi e in quei giardini collinari. Uno di questi, in particolare, è abbastanza apprezzato dal mondo bolognese, specialmente da tutti quelli che vogliono accompagnare il sollievo del respiro al piacere del gusto e del benessere.
Cà Shin sorge nel cuore del Parco Cavaioni, in via Cavaioni, e offre il giusto mix di relax, cucina bolognese dalle sfaccettature che difficilmente si trovano nel centro storico, ma, ancor più interessante, un boschetto adiacente per gli amanti del benessere e della salute. Si tratta di un parco bioenergetico creato con l’innovativa tecnica del Bioenergetic Landscapes (metodo creato dall’ecodesigner Marco Nieri), che ha permesso di monitorare alcuni alberi capaci di svolgere una benefica azione bio-energetica nello spazio circostante, indicando i principali organi umani sui quali l’energia sviluppata può influire con la sua massima efficacia terapeutica. Così, se la Picea Abies (specie di abete) permette un’azione terapeutica su mucose, ossa, tiroide e reumatismi, diverse sono le azioni della Roverella (Quercus Pubescens) che offre sollievo al sistema immunitario, alle ossa, al fegato, al sistema nervoso e ad altri punti delicati del nostro corpo.
La convinzione che la natura abbia un effetto positivo sulla salute fisica e mentale dell’uomo è idea antica che è giunta fino a noi, abitanti di una società nella quale è quanto mai difficile un approccio con le energie naturali e anche e soprattutto con i cibi che la natura regala. È sempre più evidente che stare a contatto con spazi aperti e naturali offre sollievo alle negatività di una società tecnologica e in continuo movimento, dove il bisogno di essere connessi è diventato ossessione e necessità. Cà Shin offre lo spunto esatto per fuggire dalla calura estiva per coloro che non hanno la possibilità di recarsi al mare, ma anche per una connessione più benefica con l’ambiente circostante, rispetto a quella dei campi elettromagnetici di computer e cellulari. La teoria per cui la natura aiuta ad allontanare i pensieri negativi è stata recentemente affrontata da Voci di Città (clicca qui).
Secondo l’assioma ben radicato nella cultura di ogni tempo per cui l’uomo è ciò che mangia e ciò che respira, i colli bolognesi nascondono l’esempio perfetto della vita sana e rigenerativa, dove è possibile respirare purezza e gustare bontà, poiché a Cà Shin sorge anche un elegantissimo e rustico ristorantino gestito dalla cooperativa sociale Le Ali che prepara le sue pietanze servendosi dei frutti dell’orto adiacente, visitabile dai clienti.
In un mix di arte, libri, natura e cucina l’animo si ristora e il sorriso torna a spuntare sul viso del cittadino durante il tragitto che dai colli lo riporterà all’affollato ed affannato centro storico.
Luca Occhilupo (articolo)
Paolo Terni (photogallery)
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