BOLOGNA – La Piccola biblioteca spontanea è un progetto nato 10 anni fa e sviluppatosi in giro per il mondo: Roma, Tubinga, Losanna. Eccolo, adesso, anche a Bologna, all’entrata dei giardini di via Filippo Re, e non è un caso che si trovi tra gli edifici dell’Alma Mater Studiorum, il centro della cultura bolognese. L’esperimento, infatti, è stato portato in città da Julie Wade, del Centro Linguisto di Ateneo, e Marcella Telusi.
Dentro a una piccola casetta alta 30cm e posizionata sul tronco di un albero, si trovano libri di ogni genere e adatti a tutti: piccoli, grandi e studenti. Chiunque può recarsi in via Filippo Re, scegliere un libro e prenderlo in prestito per leggerlo con calma, o donarne anche uno a sua volta. Solo alcuni libri, come L’albero di Shel Silversteing, devono essere sfogliati vicino alla piccola biblioteca e non possono essere portati via.
L’esperimento si basa soprattutto sulla fiducia nell’essere umano e nel fatto che i lettori non rovinino la struttura o i libri, magari rubandoli e lasciando vuota la biblioteca. L’autoregolazione personale è la chiave dell’idea e noi ci auguriamo che tutti i partecipanti non approfittino di questa grande opportunità e diano il proprio contributo per la realizzazione di questo progetto.
Martina Sacco
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