AGRIGENTO – Con la pubblicazione sul sito internet dell’Ente della graduatoria definitiva per la selezione di quattro animatori, prende il via il progetto Tartaword o Tartalife nelle spiagge della Provincia. Per attuare il progetto sono stati selezionati gli animatori Francesco Caramanno, Davide Lentini, Veronica Gallo e Luisa Maietta subentrata in seguito alla rinuncia di Marcella Tutino. I quattro giovani saranno impegnati per un periodo di dodici settimane all’anno, durante i mesi estivi fino a settembre 2018. Previsti dieci incontri settimanali di almeno due ore ciascuno, con il compito di informare e sensibilizzare i turisti e la popolazione locale sulla salvaguardia della tartaruga marina. La retribuzione prevista è di € 1.687,50 all’anno per ogni animatore, per un importo complessivo di € 6.750,00, a carico del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
I quattro giovani animatori, svolgeranno la loro campagna di sensibilizzazione e di animazione lungo le coste dell’agrigentino con particolare riferimento alla zona di Sciacca e alla zona di Agrigento-Licata. Ciascun gruppo avrà il compito di organizzare un programma giornaliero di incontri con i turisti denominato Tartaword, per un totale di circa dieci eventi complessivi a settimana (cinque per ogni gruppo) tra incontri e visite guidate, allo scopo di informare e sensibilizzare i turisti e la popolazione locale sui pericoli che minacciano le tartarughe marine con particolare riferimento alla pesca e/o organizzando delle visite guidate presso il centro di recupero. Gli incontri verranno promossi a livello comunale attraverso locandine e depliant informativi che verranno distribuiti nelle varie località interessate.
Nel set specifico delle azioni previste è inclusa la C5, ovvero il rafforzamento dei Centri di recupero e primo soccorso delle tartarughe marine, tramite il potenziamento delle strutture e l’aggiornamento del personale. In questo senso, è ormai realtà il potenziamento del centro di Recupero della Fauna Selvatica di Cattolica Eraclea, ubicato lungo la SP Raffadali-Cattolica Eraclea e gestito dal CTS, grazie al quale sono stati recuperati numerosi animali selvatici feriti in seguito ad eventi traumatici di vario genere (atti di bracconaggio, impatti con infrastrutture, pesca accidentale nel caso delle tartarughe marine ecc.).
Il potenziamento è stato possibile per l’espletamento della gara d’appalto per la fornitura di nuovi arredi, il cui iter procedurale si è concluso nei giorni scorsi e di attrezzature sanitarie per le cure da prestare alle tartarughe che consentiranno agli operatori del Centro di intervenire con maggior efficacia sugli animali feriti.
Le attività del Centro di Cattolica si affiancano a quelle del Centro di recupero di Linosa, regolarmente funzionante, mentre non è stato ancora attivato il Centro di Lampedusa, per il quale si attende la variazione di destinazione d’uso dell’immobile individuato dall’Area Marina Protetta per l’adeguamento a presidio veterinario. Anche l’apertura del Centro nell’AMP Pelagie è, infatti, prevista esplicitamente nell’azione C5 del progetto. Il Centro di recupero della fauna selvatica di Cattolica Eraclea è già stato protagonista di molti recuperi di tartarughe ferite. In un quadro abbastanza problematico dei Centri di recupero in Sicilia, molti dei quali già chiusi o fortemente ridimensionati a causa dei continui tagli dei contributi della Regione Siciliana, l’azione del progetto Tartalife e del Libero Consorzio Comunale apre nuove prospettive per la salvaguardia delle tartarughe marine che accidentalmente vengono catturate con reti da posta o con i palangari.
I rappresentanti della Commissione Europea incaricati di valutare il Tartalife hanno rilevato il buon andamento del progetto, sia per lo stato e l’efficacia delle diverse azioni sperimentali, sia per le altre azioni, comprese quelle di sensibilizzazione, tutte finalizzate a trovare soluzioni in grado, se non di eliminare, di ridurre fortemente l’impatto dei vari sistemi di pesca sulla popolazione mediterranea della tartaruga marina.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.