Il business-talent show Shark-Tank It, sbarcato in Italia a maggio, durante la sua divulgazione non solo ha totalizzato oltre otto milioni di spettatori, ma ha anche presentato varie proposte di interessanti start-up. Fra queste, molte sono rivolte al campo dell’istruzione, della cultura e della formazione e alcune di esse sono state candidate addirittura come idee da portare sui banchi di scuola: Flowerssori, LimVTouch e Se i quadri potessero parlare.
Flowerssori è una start-up che implementa mobili creati appositamente per sviluppare la capacità cognitiva dei bambini. Il progetto educativo comprende le certificazioni Montessori e PEFC: secondo il metodo Montessori, l’organizzazione di un ambiente liberante è fondamentale nella formazione dei più piccoli, verso l’assunzione di un’autonomia nella scelta del proprio percorso di istruzione e nel rispetto del naturale sviluppo fisico, psicologico e sociale; l’attestazione PEFC (Pan-European Forest Certification Council) riguarda, invece, tutte quelle forme di gestione boschiva che soddisfino determinati requisiti in termini di sostenibilità. Proprio su questa base, i mobili Flowerssori sono realizzati con legni pregiati curvati e in serie numerate, semi-industriali e con rifiniture manuali. LimVTouch è, dal canto proprio, un dispositivo plug and play (in inglese “collega e usa”) il quale, mediante una telecamera e un puntatore a raggi infrarossi con accesso dal vivo a risorse multimediali e sharing, può trasformare qualsiasi superficie su cui è poggiato in un monitor interattivo. Vincitore del premio Bitbumbam, il congegno intende guidare i bambini verso un responsabile uso della tecnologia, in direzione di una sempre più sostanziale sua diffusione nelle scuole. Infine, Se i quadri potessero parlare è una pagina di Facebook nata con il presupposto di rivisitare i dipinti con l’aiuto di aforismi e battute divertenti.
Da parecchio tempo, ormai, prosegue il dibattito circa il connubio fra istruzione e tecnologia: secondo molti genitori, essa potrebbe deviare definitivamente l’attenzione dei ragazzi già a volte debole di per sé stessa, nonché dallo studio, mentre secondo altri potrebbe invece aiutare i diretti interessati grazie a svariati programmi, come quello di video-scrittura che include la correzione automatica degli errori. Tuttavia, fino a ora non si è giunti a una conclusione e i buoni vecchi libri continuano a far parte della vita quotidiana di ogni studente, piccolo o grande che sia.
Anastasia Gambera
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