CATANIA – Confcommercio, Tuttiarchitetti e Abbetnea si lanciano nel mucchio delle proposte di riqualificazione cittadina, come se improvvisamente la storia della città avesse iniziato ad assumere un valore storiografico e turistico di cui prima non disponeva. Difatti, le proposte di riqualificazione, negli ultimi mesi sono numerosissime, e tutte esibite con parole chiave come “riscoprire”, “restituire”, “conoscere”.
L’iniziativa presentata nella sede di Confcommercio in via Mandrà prevede una nuova e differente disposizione e riorganizzazione dell’accesso all’anfiteatro Romano di Piazza Stesicoro, e una riqualificazione dell’area di Villa Pacini, più conosciuta come villa “Varagghi”. Si tratta di due progetti in stato assolutamente embrionale, che devono ancora passare al vaglio delle Soprintendenze. Franz Cannizzo, presidente di Abbetnea ha presentato, insieme all’architetto Vincenzo Giusti un disegno che rivoluzionerebbe, a costi minimi, ma soprattutto con modalità “sostenibili”, l’intera piazza Stesicoro. Il perimetro di apertura dello scavo verrebbe allargato fino a oltrepassare la Via Etnea, dal quale però si accederebbe con un lunga scalinata che permetterebbe l’ingresso agli scavi. Nei progetti dell’architetto Giusti si potrebbero addirittura inglobare eventuali ritrovamenti che verrebbero fuori nei lavori di ristrutturazione in quella gradinata. «Quella che si andrebbe a occupare» dichiara Giusti «è un’area molto grande che oggi, complice la presenza di due edicole, di fatto nega ai passanti la visione dell’anfiteatro. In questo modo l’ingresso risulterebbe più scenografico e consentirebbe la visione del monumento dalla Piazza fino a via Etnea. Insomma, una restituzione allo spazio urbano».
Per quanto riguarda Villa Pacini, il progetto di Giusti non sembra essere molto differente da quello presentato il mese scorso (e di cui si è parlato in questo articolo). Si tratta di creare un percorso pedonale ad hoc che colleghi la suddetta villa con Porta Uzeda; in più, vi si aggiunge l’idea di un ponte pedonale che faccia raggiungere l’area di Via Dusmet direttamente dal porto ed eliminando l’ingresso sud, sebbene questa idea sia criticata da alcuni membri della stessa Confcommercio. Le tre associazioni hanno parlato di investimenti che potrebbero arrivare da enti pubblici e privati, senza specificarne i nomi, né le portate in termini economici. Senza il vaglio della Sopritendenza ai Beni Culturali, l’area archeologica di Piazza Stesicoro è intoccabile, così come quella di via Dusmet senza il consenso dei commercianti della zona. Nonostante i progetti siano stati molto applauditi, dal web giungono tanti commenti dubbiosi, quanto un numero consideverevole di consensi.
Alberto Abate
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