ROMA – In un primo incontro che ha avuto luogo prima di Natale, Federmeccanica ha messo sul tavolo un piano di rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore metalmeccanico. La proposta avanzata dalla Federazione Sindacale dell’Industria Metalmeccanica Italiana si articola in alcuni punti essenziali.
Per quanto concerne la parte economica, per il 2016 non verrà indicato alcun aumento in busta paga per le “tute blu”, in modo tale da assorbire il bonus salariale da 74,68 euro erogato nell’ultimo triennio (2013-2015). A partire dal luglio 2017, poi, soltanto ai lavoratori al di sotto del salario minino di garanzia spetterà un plus di 37,31 euro mensili come elemento perequativo. La nuova sfida riguarda il welfare, tanto che Federmeccanica ha già fatto sapere di poter garantire la copertura sanitaria a carico dell’azienda ed estenderla al nucleo familiare del lavoratore. Per quanto concerne la previdenza integrativa, invece, è prevista una diminuzione del contributo minimo da parte del lavoratore e un aggravio di 91 euro della parte, ancora una volta a carico dell’azienda. Inoltre la proposta include 24 ore di formazione da distribuire nel corso del prossimo triennio (2016-2018).
Si annuncia, perciò, una battaglia aperta con FIM, FIOM e UIL riguardo alla «parte salariale» della nuova proposta contrattuale, in quanto i sindacati di categoria sostengono apertamente che in questo modo «viene messo in gioco il ruolo stesso del contratto e della negoziazione» e puntano il dito contro il nuovo sistema del salario minimo di garanzia. Per tali motivi, a gennaio è previsto un nuovo incontro, come tentativo di avvicinare le parti quanto prima alla chiusura dell’accordo.
Gabriele Mirabella
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