Mettere a confronto la Generazione Z e le aziende italiane al fine di migliorare l’introduzione dei giovani nel mercato del lavoro è l’obiettivo del podcast lanciato da Pack, Certform e JEF.
A partire da domani 27 giugno 2023, sarà disponibile sulle piattaforme digitali di podcast, la prima puntata di “GenZ&Future of Work”, una serie da 5 puntate condotte e ideate da Isaia Laudi (People&Culture Manager @Gility).
Ogni puntata avrà come ospite un’azienda e i giovani studenti dell’Università Federico II di Napoli facenti parte dell’organizzazione no-profit di eccellenza JEF Napoli.
«Questa iniziativa nasce dalla volontà di coinvolgere le aziende italiane all’interno del dibattito pubblico – dichiara nel comunicato stampa Pietro Maria Picogna, Co-founder & CEO di Pack, uno dei promotori del progetto – abbiamo deciso di coinvolgere Certform ed il Gruppo C360 nella sua realizzazione per avere l’appoggio di una realtà affermata nel mondo della ricerca e selezione, e JEF per il forte contatto con il mondo accademico».
La prima puntata, quella di martedì 27 giugno, vedrà protagonista Silvia Orlandini di Reverse. A seguire, ogni martedì, fino a fine luglio, ci saranno altri ospiti di diverse aziende italiane.
Il 4 Luglio, sarà il turno di Marco Guazzoni di Vibram; l’11 Luglio, di Alice Vince di Banca Aidexa; il 18 Luglio ci sarà, poi, Henry Sichel di Caffeina e, infine, nell’ultima puntata del 25 luglio ci sarà Valentina Lo Nardo di Cortilia.
«Questo progetto ha un fine rivoluzionario ed un approccio innovativo – spiega Isaia Laudi, conduttore del podcast ed ideatore del progetto – ho deciso di coinvolgere alcune delle aziende italiane più all’avanguardia nella gestione delle persone, per provare ad instillare la voglia di cambiamento anche in altre realtà. Sono e siamo convinti che il mondo del lavoro stia cambiando e che le aziende debbano prepararsi alla dirompenza di questa nuova Generazione, che sta già cambiando lo status quo».
Il lavoro del domani è flessibile ma guidato: il dipendente deve essere libero di scegliere dove, quando, come lavorare ma deve avere una guida, un mentore che lo accompagni nel proprio percorso di crescita personale e professionale.
La formazione del domani è on the job e pratica: l’e-learning non è il futuro, ma solo uno strumento di condivisione utile. Non basta guardare dei video sulle piattaforme esistenti, ma deve esserci un piano di sviluppo di competenze hard e soft specifico e disegnato sulle necessità dell’individuo.
Il lavoro da remoto è un must have e va conciliato con un piano di welfare strutturato e definito.
Queste alcuni degli aspetti emersi dall’indagine di mercato, condotta da Pack e Hunters Group, che ha coinvolto più di 500 persone facenti parte della Generazione Z.
A questo contesto si aggiunge il fatto che, secondo il Rastand HR Report 2022, il 41% dei dipendenti italiani ha affermato di volersi dimettere dal proprio posto di lavoro nel 2022 (fonte: Randstad HR Report 2022). Questa percentuale tende ad incrementare, quando i lavoratori sono nella fascia anagrafica più bassa della popolazione aziendale (25-35 anni). Sempre meno giovani sono attratti dai luoghi di lavoro tradizionali, cercando qualcosa di differente e più ad impatto. Le necessità professionali sono cambiate notevolmente nello scenario post pandemico.
«La Generazione Z sta aprendo nuove strade e sta ridefinendo il mondo del lavoro – afferma Eliodoro Mascolo, CEO di Certform del Gruppo C360 – occupandoci di Ricerca e selezione del personale, ogni giorno entriamo in contatto con tantissimi giovani e aziende, al fine di creare il perfetto match lavorativo e tocchiamo con mano il cambiamento che la GenZ chiede e la necessità delle aziende di ridefinire i propri schemi. Questo progetto farà luce sulle nuove dinamiche che abbracciano il mercato attuale e futuro».
Giulia Bergami
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Nata nel 1996 a Bologna, Giulia Bergami ha una missione nella vita: raccontare il mondo che la circonda.Laureata nel 2018 in Scienze della Comunicazione a Bologna, prosegue i suoi studi conseguendo nel 2020 il titolo magistrale nella facoltà di Management e Comunicazione d’Impresa di Modena e Reggio Emilia con una tesi sperimentale sulla CSR e la Responsabilità Sociale d’impresa nell’industria farmaceutica. Da quasi 5 anni collabora con alcune testate giornalistiche del territorio per raccontare le persone di Bologna, le loro vite, i successi e le sfide quotidiane, meglio ancora se giovani, intraprendenti e con la voglia di “spaccare il mondo”. Al contempo, lavora nella Comunicazione d’Impresa e delle Media Relations in ambito salute. Sia per supportare il lavoro delle associazioni pazienti sia a fianco di aziende e altre realtà del settore. Forse non sarà l’Oriana Fallaci 2.0 del futuro, ma intanto è così “famosa” da avere una biografia su internet. Prossimo passo? Una pagina di Wikipedia interamente dedicata a lei.