Al giorno d’oggi sono tantissimi gli utenti che su Internet compiono azioni illecite e legalmente perseguibili. Queste nascono e si diffondono attraverso i dispositivi che ci permettono di connetterci alla rete (che siano computer, smartphone e tablet) e ai social network come Facebook, Twitter, Linkedin e Google Plus che quotidianamente utilizziamo per tenerci in contatto con amici e parenti. Per evitare che gli utenti compiano azioni illecite, i senatori Lorenzo Batista, Luis Alberto Orellana e Franco Panizza hanno presentato un disegno di legge che permette alle Forze dell’ordine, nel caso ve ne fosse la necessità, di tracciare l’identità degli autori di contenuti soggetti a censura.
In particolare, nel DDL in questione sono riportate le sanzioni che potranno essere applicate in base alla gravità dell’azione compiuta. Il campo che maggiormente viene penalizzato è quello informazionale purtroppo, poiché non tutte le notizie che circolano in rete risultano essere attendibili e ciò che si vuole fare è evitare il traffico sempre più prolifico di fake news.
Un’altra novità introdotta dal DDL riguarda il cosiddetto Safety check. In seguito ai vari attentati che si sono succeduti in questi ultimi anni, i social network si stanno equipaggiando di questo strumento particolarmente utile che permetterà a tutte le reti telefoniche e non, di lanciare un allarme ai vari cellulari agganciati alle celle di una determinata zona considerata, per qualsiasi motivo, a rischio o in cui sta accadendo qualcosa, dando anche la possibilità agli stessi di rispondere in maniera molto semplice al segnale d’aiuto. Non si capisce il perché l’uomo, quando ha nelle mani uno strumento così potente come Internet, lo utilizzi molto spesso per la realizzazione di comportamenti poco ortodossi. Così, quello che doveva essere un mezzo di assoluta libertà e propagazione di cultura, si sta trasformando in un mezzo di disinformazione e cattiveria. Generalizzare non aiuta ovviamente, ma prevenire è sempre meglio che curare.
Anastasia Gambera
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