Si avvicinano le amministrative e si infiammano le propagande elettorali, con i rispettivi comizi. Tra i più rilevanti quello del premier Renzi, arrivato a La Spezia per sostenere la candidata del PD per la Liguria, Raffaella Paita. Il premier si è soffermato subito sull’abitudine ormai consacrata di definire la Liguria come il laboratorio politico del governo. Secondo lui, infatti, è un errore pensare alle amministrative come un elemento che potrebbe cambiare le sorti della maggioranza; di conseguenza, l’obiettivo di coloro che si candidano per il 31 maggio deve essere quello di coinvolgere. E qui il premier ha lanciato un appello ai candidati del PD sparsi tra le varie regioni, affermando che bisogna puntare sugli indecisi ed evitare che la società sia formata solamente da gente in protesta e che preferisce non votare.
Nello stesso frangente o quasi, come si sa, Silvio Berlusconi è stato ospite presso la trasmissione Che tempo che fa di Fabio Fazio, andata in onda su Rai3 nella prima serata di domenica. L’intervista al presidente di Forza Italia ha fatto molto discutere e su di essa Renzi ha speso parole dure. Infatti, il fiorentino nel proprio discorso ha lanciato frecciatine a Berlusconi, denunciando il fatto che, nonostante l’ex capo del governo sia stato il Presidente del Consiglio per più tempo in carica nella storia della politica italiana (circa 20 anni), non abbia realizzato nessuna delle idee che a suo dire avrebbero cambiato in meglio il Paese. «O vince la Lella (la Paita, ndr.) o Giovanni Toti. Quelli della sinistra, se va bene, arrivano quarti o quinti perché di mezzo c’è anche il M5S»: questa è forse la provocazione più incisiva pronunciata da Renzi durante il comizio di La Spezia. Dal canto suo, il Presidente è stato nel frattempo contestato sulla riforma della scuola e diversi sono stati i fischi contro di lui. «Potete fischiare quanto vi pare, noi non siamo quelli che vanno a fischiare alle iniziative degli altri. Noi siamo il PD»: questa la risposta del primo ministro ai dissensi dei presenti.
Claudio Francesco Nicolosi
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