Si avvicina il referendum costituzionale e non mancano le critiche e le buone parole sulla scelta di Renzi. Il premier parla chiaramente di come questo referendum sia essenziale per la sua carriera politica e soprattutto come sia essenziale per la sua credibilità a livello istituzionale, rispetto a quanto fatto fino ad ora. Dunque, Matteo Renzi sembra prendersi le responsabilità di ogni sua scelta politica fatta fin adesso. Inoltre, nel suo discorso, tenuto davanti ai membri del suo partito, tiene a sottolineare una cosa «Il referendum non è un tentativo di plebiscito ma etica della responsabilità per cui una sconfitta segna non solo l’esperienza di governo ma la mia stessa credibilità», le parole del presidente del consiglio. Frasi che fungono da risposta alle accuse dell’opposizione sulla decisione del referendum. Il premier continua dicendo che il PD in questi ultimi mesi sarà l’anima dell’Italia.
Non mancano affermazioni sulle elezioni amministrative. Renzi sottolinea come il PD stia dando il massimo, affinché le elezioni di Milano siano «una cosa bella». Su Roma, afferma che la vittoria del Partito Democratico è difficile, ma si esprime non del tutto pessimista a riguardo. Il premier lancia anche frecciate all’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi, il quale sarebbe contrario al referendum costituzionale, allo stesso modo della magistratura democratica. Renzi ironizza sul fatto che se prima Berlusconi attaccava la magistratura che lo condannò, ora invece la appoggia. Infine, come risposta al discorso di Renzi, Cuperlo richiama l’attenzione sulle due cariche del premier: «Oggi chiedo a Renzi se è in grado di esercitare il ruolo del segretario: non per le capacità, ma per il limite naturale delle 24 ore al giorno».
Claudio Francesco Nicolosi
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