Malta è il primo Paese europeo a legalizzare la cannabis a scopo ricreativo: da oggi sarà possibile detenere 7 grammi della sostanza e coltivare fino a quattro piante.
Malta da oggi si vede riconosciuto il primato di essere il primo Paese europeo ad aver legalizzato l’uso della cannabis a scopo ricreativo: in altri Paesi europei l’uso della cannabis è stato depenalizzato e consentito entro determinati limiti, in Lussemburgo è in fase di approvazione un disegno di legge per consentirne l’uso ricreativo. Il Primo ministro maltese aveva sostenuto nel corso della discussione parlamentare che legalizzare il possesso e l’uso di cannabis avrebbe eliminato le conseguenze negative derivanti dal mercato nero e in generale dai traffici illegali della sostanza, ma contemporaneamente che l’iniziativa non dovesse tradursi in un incentivo al consumo della cannabis: la legge rappresenta un compromesso, perché il Governo continuerà comunque a dissuadere i cittadini dal fumare cannabis attraverso politiche informative, senza voler criminalizzare però la decisione di farne uso.
La nuova legge maltese è stata proposta dal Primo ministro Robert Abela. Prevede la possibilità, per tutti i cittadini maggiorenni, di detenere fino a 7 grammi al giorno della sostanza e dei suoi derivati psicoattivi, ossia marijuana e hashish, nonché la facoltà di coltivare fino a quattro piante e conservare nella propria abitazione fino a 50 grammi di infiorescenze essiccate. Per quanto riguarda il possesso di sostanza esorbitante dalla quantità indicata (7 grammi) fino ai 28 grammi, è stata esclusa la sottoposizione a procedimento penale, essendo prevista soltanto una multa (dai 50 ai 100 euro). Sarà possibile consumare la cannabis nella propria abitazione o in luoghi adibiti al consumo; nel caso in cui qualcuno ne faccia uso davanti ad un minorenne, è prevista una multa da euro 300 a 500. I locali autorizzati, che non potranno essere ubicati a meno di 250 metri dalle scuole e dagli altri centri di aggregazione giovanile, saranno gli unici a poter vendere la sostanza, dove potrà essere consumata come si è detto, e saranno gestiti da associazioni private senza scopo di lucro; si potrà accedere soltanto attraverso regolare iscrizione, ed ogni associazione potrà avere massimo 500 iscritti. Infine, per quanto riguarda la limitazione della quantità venduta, vi è una quota di 7 grammi al giorno, 50 grammi al mese, 20 semi al mese.
Stefania Piva
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È nata e vive a Milano, laureata in giurisprudenza all’Università Statale di Milano, praticante avvocato presso l’Avvocatura dello Stato di Brescia. Da sempre appassionata di politica e giornalismo, ha scritto in precedenza per il giornale locale ABC Milano. Ama il trekking in alta montagna ed esplorare i fondali marini per districarsi fra lo stress cittadino e le udienze in tribunale!