Il prestigioso giornale, il New York Times, sottolinea il modo in cui l’Italia ha saputo gestire l’epidemia. Per il Times l’Italia è quel paese che dall’essere il peggior posto sul pianeta, oggi dovrebbe essere un punto di riferimento per il mondo. Ciò è stato possibile con una politica semplice quanto fondamentale: la vita prima dell’economia.
L’articolo porta la firma di Jason Horowitz, l’autore del New York Times che ha rivolto le sue attenzioni all’Italia. L’Italia che nei primi mesi dell’epidemia, specie nel terrore che si è manifestato tra Marzo e Aprile, era un luogo da evitare. I numeri del Bel Paese erano un segnale di pericolo per tutti gli altri Stati del globo, un’indicazione che invitava tutti a rifiutare gli italiani e bloccare qualsiasi volo.
Il tempo ha però dimostrato come la gestione di Conte e della sua squadra di esperti fosse stata corretta. L’Italia oggi può vantare grazie a questa gestione meno casi e maggiori strumenti con cui combattere il virus, rispetto, soprattutto agli Stati del continente americano.
Adesso, secondo Horowitz, l’imperfetta gestione dell’Italia dovrebbe essere un punto di riferimento per i cittadini di tutto il mondo e per i governi che li rappresentano. Le politiche di Trump e Bolsonaro, per esempio, sono quelle meno inclini ad estirpare il virus, poiché a differenza di Conte, mettono l’economia davanti le vite umane. Conte ha fatto tutto l’opposto: ha messo davanti la salute del singolo cittadino al fine di dare al Paese un futuro. Circa il rispetto delle indicazioni da parte del cittadino italiano medio il discorso è da affrontare in maniera diversa, avendo vicino tutto quello che si sa di questo virus. Andrebbe così confrontato il sapere scientifico per applicarlo agli eventi della vita quotidiana che tutti noi affrontiamo.
Negli ultimi giorni i numeri di contagiati sono aumentati considerevolmente anche in Europa. Specialmente in Francia e Germania. Solo la Direzione generale della Sanità francese ha lanciato l’allarme di 1130 nuovi contagi, quando solo un giorno prima se ne contavano poco più di un centinaio al giorno.
A Parigi i datori di lavoro tornano a focalizzarsi con lo smart working, riproponendo anche il test sfruttando il tampone. Solo in una settimana sono stati fatti, in Francia, ben mezzo milione di controlli. Macron rischia così di vedere la Francia nella Black list del Coronavirus (che ora conta ben sedici paesi).
Tra i paesi vittima di Coronavirus ricordiamo: USA, Brasile, India, Sudafrica, Israele, Emirati Arabi, Turchia, Perù e Serbia. Di questi paesi, quattro sono molto frequentati da cittadini italiani che, ancora una volta, dovranno aspettare prima di organizzare viaggi.
Davide Zaino Pasqualone
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