Lewis Hamilton passeggia nel proprio giardino e piazza la settima vittoria a Silvestone in carriera. Nessuna chance per gli inseguitori di impensierire la marcia per la vittoria del 44, nonostante la foratura nell’ultimo giro. Foratura che hanno sofferto anche il compagno di squadra e Sainz, costretti ad abbandonare le piazze di assoluto rilievo che erano riusciti a conquistare. Weekend magnifico macchiato dall’errore in qualifica, ma poi fa una pole stratosferica e demolisce i competitors in gara avvicinando ancora di più i record di Schumacher. Bene Verstappen che finisce in seconda posizione e Leclerc che nonostante i limiti della vettura piazza la monoposto in terza posizione. Gara molto difficile per Vettel che ha subito pure un gran sorpasso da Gasly. Silverstone non particolarmente fortunata per il rientrante Nico Hulkenberg visto che non è riuscito nemmeno a partire.
Allo spegnimento dei semafori, Bottas parte meglio di Hamilton, che però riesce a mettere il muso davanti al suo compagno di squadra. Dietro Verstrappen e Leclerc si scambiano le posizioni ma il vero MVP dello start è Daniel Ricciardo che conquista parecchie posizioni e si mette in piena zona punti. Sul finire della prima tornata Safety Car in pista a causa del contatto fra Albon e Magnussen, con il danese che è costretto al ritiro.
La competizione a Silverstone ricomincia al giro 5 con i primi che sfilano senza problemi mentre Ocon prova a passare Stroll ma il canadese mostra i muscoli della propria RP20 e mantiene l’ottava posizione.
Giro 13 altra SC per il botto di Kvyat alle Becketts, e tutti ai box per fare la sosta per mettere le hard, tranne Grosejean che usa la media e si ritrova in quinta posizione, ma con la sosta da fare. Adesso dunque chi volesse effettuare un sorpasso dovrà farlo in pista. Dopo 5 giri dietro la vettura di sicurezza si riparte e la magia la trova Lando Norris che passa all’esterno Daniel Ricciardo e conquista la settima piazza virtuale. Gara piuttosto priva di emozioni dopo le SC eccezion fatta per un sorpasso pazzesco di Gasly su Vettel e poco altro, come la manovra di Ocon su Stroll al giro 47 che vale l’ottava posizione. Colpo di scena clamoroso al giro 50 con Bottas che fora l’anteriore sinistra e successivamente pure Sainz e pure Lewis Hamilton che termina la gara su tre ruote ma vince comunque a Silverstone.
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Classe 1990, fin da piccolo viene soprannominato “Attila” per la sua vivacità. Si laurea in Comunicazione Pubblica e Giornalismo e collabora “Sicilians” da qualche anno. Si narra che la prima parola che il piccolo Antonio abbia detto non sia stata papà o mamma, ma Ayrton Senna. Amante di tutti gli sport ma le quattro ruote sono il suo primo grande amore. La sua frase? “Dammi 3 parole: freno frizione acceleratore”