KABUL – Ieri mattina, un kamikaze e un commando armato sono penetrati nel Parlamento afghano con un’autobomba e armati di cariche esplosive, un razzo e armi automatiche. L’operazione si è svolta in un momento cruciale: all’entrata dei criminali stava infatti iniziando il dibattito per la ratifica del nuovo Ministro della Difesa, Mohammad Masoom Stanekzai, proposto dal Presidente Ashraf Ghani. Il terrorista si è fatto esplodere appena fuori dal palazzo, nei pressi del muro esterno: il buco creato dall’esplosione avrebbe dovuto permettere l’ingresso del commando degli uomini armati che lo seguiva. Le Forze di sicurezza afghane sono riuscite tempestivamente a vanificare il tutto. Attimi di panico: la prima esplosione è stata subito seguita da altre; parallelamente, un razzo lanciato da una località non ancora identificata è atterrato sul tetto del Parlamento. Tutti i parlamentari coinvolti sono rimasti illesi. I jihadisti, una volta realizzato il fallimento dell’operazione, si sono barricati in un palazzo in costruzione: qui sono stati ingaggiati dalle Forze di difesa. Come poi ha reso noto il Ministero dell’Interno locale, sei militanti sono stati uccisi nello scontro a fuoco. Il Ministero della Sanità ha indicato tra i civili soltanto 28 feriti; per quanto riguarda i morti invece la Polizia ha dichiarato una donna e un bambino. Peculiare come Ariana TV abbia ripreso il tutto in diretta: si vede, durante il discorso di Stanekzai, il video tremare, cadere calcinacci dal soffitto e seminarsi il caos nell’aula, in cui alcuni deputati restano, mentre altri fuggono confusamente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Francesco Raguni, a 20 anni, è iscritto al Dipartimento di Giurisprudenza di Catania: tra un esame oggi e un altro domani, trova sempre il tempo di scrivere. Detto “Ciccio” dagli amici, ha come miti Francesco Guccini, Ernest Hemingway, Roberto Saviano e Nelson Mandela. È un grande sostenitore del progetto Anything To Say e collabora felicemente anche con SoccerWeb24. Il suo motto? «La maniera di andare a caccia è quella di cacciare per tutta la vita […] e quella di scrivere, di scrivere finché riesci a vivere». La sua malattia? Il Milan.