Al Family Day, si è registrata una larga partecipazione, lo dice anche l’organizzatore dell’evento Massimo Gandolfini. Il perché dell’evento sta nella “protesta” contro il ddl Cirinnà-bis. Lo stesso organizzatore ammette però che un evento del genere possa non bastare a convincere il Parlamento. In effetti sia il PD che la minoranza dem si sono mostrati concordi su tutti i fronti del ddl. Renzi sembra non voler modificare nulla della riforma e nemmeno la minoranza del suo partito. Uno dei più discussi temi, affrontati nel ddl, è la step child adoption, ovvero sia l’adozione del figlio biologico del patner; solo su questo tema, il PD sarebbe disposto a fare qualche modifica, senza però cestinare il ddl.
Nella giornata odierna, il Cirinnà passa al Senato, all’interno del quale lo stesso capogruppo dem, Luigi Zanda, potrebbe apportare modifiche al testo Cirinnà, qualora le proteste si intensifichino. Sono quindi ore calde queste per la proposta di legge. In Senato PD e la minoranza sono favorevoli, l’opposizione si mostra contraria. Una vera incognita è il M5S. Nessun politico del Movimento ha rilasciato dichiarazioni sulla manifestazione di domenica: Grillo e il suo movimento stanno attuando un silenzio strategico, per non scoprire le proprie carte.
Claudio Francesco Nicolosi
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