I fringe benefits sono in sostanza compensi in natura, poiché vengono erogati ai dipendenti non sotto forma di denaro, quanto piuttosto come beni e servizi.
Sono benefit aziendali che contribuiscono in maniera significativa a migliorare il benessere dei collaboratori e, di conseguenza, la produttività aziendale.
Partendo dal presupposto secondo il quale un dipendente felice è un dipendente produttivo, sempre più aziende hanno adottato politiche di welfare, finalizzate ad aumentare il potere d’acquisto dei collaboratori e consentire loro di coniugare al meglio vita professionale e vita privata.
Al di là della retribuzione, che indubbiamente ha la sua importanza, le aziende si stanno concentrando a soddisfare le esigenze e le necessità legate al benessere personale dei dipendenti, anche al di fuori dell’ambiente lavorativo.
In questo articolo ci soffermiamo soprattutto sugli esempi di fringe benefit più comuni e sulle modalità di concessione. Chi è interessato ad avere maggiori informazioni sulla normativa, può leggere l’articolo di approfondimento sui fringe benefits.
Uno degli esempi più lampanti di fringe benefit è l’auto aziendale, concessa appunto dal brand al dipendente. Quest’auto è definita ad uso promiscuo poiché può essere utilizzata per esigenze aziendali ma, all’occorrenza, anche per motivazioni personali.
In pratica il collaboratore può usare l’auto aziendale per andare al lavoro durante tutta la settimana, ma anche nel weekend per una gita fuori porta con la famiglia.
Altri benefit molto diffusi sono gli smartphone ed i pc aziendali. In tal caso il concetto è lo stesso dell’auto ad uso promiscuo: questi dispositivi possono essere usati indifferentemente in ambito lavorativo, ma anche per esigenze personali.
Le persone possono usufruire di questi particolari benefit per accedere ad alloggi che vengono messi a loro disposizione.
Non si tratta però esclusivamente di beni e servizi materiali, poiché i fringe benefits comprendono anche agevolazioni per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, le polizze assicurative, i finanziamenti agevolati, i voucher, i buoni spesa, la riduzione di asse scolastiche, le borse di studio e le acquisizioni di azioni societarie.
I fringe benefits vengono erogati dall’azienda ai collaboratori in base alla mansione da loro svolta e hanno l’obiettivo principale di migliorare il loro lavoro.
Ad esempio agli operatori call center o agli addetti alla customer service, che lavorano da casa in smart working, è più probabile che vengano concessi smartphone, tablet e notebook piuttosto che auto aziendali.
I lavori dipendenti hanno diritto ai fringe benefits, ma è comunque l’azienda che decide quali, come e a chi concederli a seconda delle varie mansioni che svolgono in ambito lavorativo.
Non esistono regole precise sull’assegnazione dei fringe benefits, ogni azienda ha ampia libertà di manovra, ma la loro concessione è comunque finalizzata a supportare i dipendenti nel loro lavoro.
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