L’epidemia dovuta al Covid-19, conosciuto ormai come Coronavirus, continua a bloccare l’Italia. Un virus che in poco meno di un mese ha messo in ginocchio un intero paese. Sono tantissimi infatti gli eventi che sono stati cancellati o posticipati a data da definire. Spettacoli, concerti, partite. Chi più ne ha più ne metta insomma. E visto il crescente numero di contagiati, oggi, ha portato all’emanazione di un decreto da parte del consiglio dei ministri, in cui scuole, università e addirittura campionati agonistici sono i principali protagonisti.
Cominciando dalla notizia più calda, l’indiscrezione era già stata trapelata durante l’ora di pranzo: scuole di tutta Italia chiuse a causa del Coronavirus. Prima smentita dal ministro dell’istruzione Azzolina, poi (nei fatti) confermata durante la conferenza tenuta con il presidente del consiglio Giuseppe Conte. Le scuole di ogni ordine e grado (università comprese, dunque) resteranno chiuse da giorno 05/03 a giorno 14/03, per contenere il sempre pi crescente numero di contagi nel territorio italiano. Al momento, dunque, tutte le attività didattiche resteranno sospese fino a giorno 16. Una misura che interessa milioni e milioni di studenti, con buona pace dei tanti universitari in attesa di sostenere gli ultimi esami della sessione invernale o dei laureandi che proprio in questi giorni avrebbero dovuto discutere la propria tesi.
Una decisione che farà tanto discutere, anche alla luce degli imminenti esami di maturità, che pongono in una situazione difficile i tanti docenti delle scuole superiori che si troveranno un programma vastissimo da completare con 10 giorni in meno di lezioni. Per non parlare degli studenti delle regioni di Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche, lontani dai banchi da già 2 settimane.
Ma non è solo la scuola ad essere interessata dalle decisioni dell’esecutivo a causa del Coronavirus. “Sullo sport cercheremo di contemplare il prosieguo di tutte le attività e anche del campionato ma nel rispetto della salute di tutti. A porte chiuse? Si va verso questo tipo di provvedimento”. Queste le parole del ministro Spadafora, relative allo stesso decreto. “Posso dire che di sicuro si darà la possibilità di realizzare eventi e competizioni sportive esclusivamente a porte chiuse, dando anche indicazioni ben precise per la prevenzione sanitarie delle squadre, degli staff e di tutto il personale coinvolto. Nel Dpcm si dirà anche come e dove sarà possibile svolgere sport di base per tutti. Non è necessario, infatti, né utile bloccare tutto in tutto il territorio purché si rispettino le raccomandazioni che saranno indicate nel dpcm”.
La Serie A ha fatto molto discutere in questi giorni. Il big match Juve-Inter è stato sulla bocca di tutti dopo la discutibile decisione della lega di domenica scorsa. Ma il derby d’Italia non era l’unico a essere stato rinviato, con altri 6 match non giocati durante l’ultimo week-end. Una situazione che si aggiunge alle partite rinviate domenica 23 febbraio.
La soluzione, però, pare essere stata trovata. La Serie A, infatti, riprenderà regolarmente. Le partite da qui ai prossimi 30 giorni (comprese anche le categorie inferiori) verranno giocate a porte chiuse, mentre i match della scorsa giornata verranno recuperati nel week-end che ci aspetta, quello che va dal 6 all’8 marzo. Juve-Inter, la partita (ovviamente) più discussa della scorsa giornata, verrà giocata alle 21 di domenica sera.
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