Anche oggi miei cari lettori, ci troviamo a Sambuca di Sicilia, in provincia di Agrigento, alla scoperta delle sue meraviglie. Oggi passeggeremo per il “Quartiere Saraceno” e le sue “7 veneddi” (7 vicoli).
Il quartiere si trova sulla sommità della cittadina, è un dedalo di vicoli perfettamente ristrutturati, che ricordano una vera e propria Kasbah araba. Passeggiando si possono ammirare vari esempi di street art che lo rendono ancora più suggestivo.
È l’anima millenaria di Sambuca, una trama intricata di piccole vie che si aprono in cortili e vicoli del quartiere saraceno realizzato dall’Emiro Al Zabut, fondatore della cittadina.
I suoi cunicoli sotterranei furono luoghi di prigionia e torture, in tempi più recenti vennero trasformati in luoghi di sepoltura per le morti causate dall’epidemia di colera del 1837. Bravissimi cavatori lo hanno arricchito con i portali in arenaria rossa.
Il Quartiere Saraceno a Sambuca di Sicilia è una zona ricca di storia con i 7 vicoli, le cave di tufo sotterranee, la chiesa Madre. Sono davvero tante le attrazioni concentrate in questa zona della città. Anticamente il quartiere faceva parte del castello di Zabut, fondato dall’emiro arabo che portava lo stesso nome.
Si estende dalla piazza Navarro, al largo San Michele fino ad arrivare al belvedere; l’impianto urbano si sviluppò, come già detto, attorno a 7 “vicoli saraceni” (li setti vaneddi), trasformati in un museo vivente di storia arabo-sicula e nella fortezza di Mazzallakkar sulle sponde del lago Arancio che viene sommersa ogni qualvolta si innalza il livello del lago.
Per oggi il nostro viaggio termina qui, fra questi affascinanti vicoli, voi continuate a seguirci. Alla prossima!
Letizia Bilella
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