Si stima che ci siano 120 armi ogni 100 cittadini. Dall’inizio di quest’anno sono accadute più o meno 200 stragi negli Stati Uniti. Una delle ultime è avvenuta in una scuola elementare in Texas: l’aggressore ha colpito e ucciso 19 bambini e 2 maestre. La colpa, secondo molti, anche per l’attuale Presidente Biden, sarebbe della “lobby delle armi”.
Negli Stati Uniti, il diritto di possedere armi è sancito dal secondo emendamento della Costituzione americana. Il porto d’armi e la loro produzione sono regolati, a livello federale, da alcune leggi. Le più importanti sono: National Firearms Act del 1934, il Federal Firearms Act del 1938, il Gun Control Act del 1968 e il Firearms Owners Protection Act del 1986. Essendo gli Stati Uniti un governo federale, ogni Stato prende poi le proprie decisioni in merito alle armi.
La cosiddetta “lobby delle armi”, cioè la National Rifle Association (NRA), è un’organizzazione che si occupa di difendere il diritto dei cittadini di detenere armi in America. L’organizzazione si professa apolitica, ma nella maggioranza dei casi a condividere le loro battaglie sono i repubblicani. Negli ultimi anni i membri dell’NRA hanno ostacolato le leggi contro le armi, alimentando l’esistenza di “milizie”, i cui membri sono affiliati dell’organizzazione.
Di tutte le stragi a cui si è dato maggior notorietà, quella nella scuola elementare in Texas è tra le più efferate. Il carnefice è un 18enne, un adolescente che imbraccia un’arma da fuoco e uccide ben 19 bambini e 2 maestre. Il messaggio che traspare è che negli Stati Uniti sia legittimo acquistare un arma in una così giovane età, ma dover aspettare i 21 anni solo per bere una birra. Perché una cosa sembra essere più giustificata dell’altra?
Altra notizia di più recente scoperta è l’arresto di un bambino di appena 10 anni. Il bambino, che abita in Florida, ha minacciato tramite messaggi di fare una sparatoria in un supermercato. Lo sceriffo della zona ha deciso di metterlo in manette per non alimentare le sue idee delinquenziali.
In entrambi i casi sopracitati, i protagonisti delle nostre storie sono poco più che bambini, dei ragazzi. In un luogo come l’America, in cui l’avanguardia tecnologica avanza come un treno ad alta velocità, è sconcertante che un tema come quello delle armi, così antico, sia ancora così attuale.
Una riflessione a più ampio raggio se si pensa che gli Stati Uniti hanno offerto un sostegno economico di 50 miliardi di dollari all’Ucraina nella sua guerra con la Russia, la maggior parte in aiuti militari.
Gli effetti delle leggi e delle armi sono evidenti, eppure sembra che l’aspetto economico prevarichi sulla sicurezza nazionale.
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