FINLANDIA – 560 euro al mese, accreditati direttamente sul proprio conto, senza nessun limite od obbligo, importo simile o pari a quanto guadagna un/a commesso/a part-time o una baby sitter qui in Italia. Si tratta della cifra messa a disposizione dal governo finlandese per il nuovo progetto atto a verificare se un reddito di base può essere sufficiente a far ripartire l’occupazione. La novità è che, al contrario di tutti gli altri sussidi di disoccupazione esistenti nel mondo, i fortunati partecipanti al progetto non hanno nessuna restrizione e alcun dovere, ma saranno liberi di lavorare comunque o spendere i soldi ricevuti in ciò che più li aggrada, esattamente come avviene in Italia con i bonus renziani: ah, no.
Il governo finlandese ha scelto i 2000 partecipanti in un range di disoccupati tra i 25 e i 58 anni, le cui rispettive mansioni spaziavano dal programmatore informatico al comune operaio. Questi riceveranno i 560 euro all’inizio del mese e potranno farne ciò che preferiscono senza alcun limite burocratico. I (ex) disoccupati potranno anche accorpare al reddito di base altri lavori part-time o di breve durata. Il progetto sarà portato avanti per due anni a partire dal corrente 2017, durante i quali si verificherà il modo esatto in cui i diretti interessati hanno impiegato lo stipendio di base.
La Finlandia ha deciso di investire le proprie risorse in questa iniziativa per un’idea ben precisa che potrebbe cambiare, migliorare e favorire la crescita economica del Paese e, in primis, il welfare dei suoi cittadini. Per comprendere, quindi, se un reddito di base possa spronare, aiutare e incoraggiare a cercare e trovare lavoro nel proprio campo o a investire in attività vicine alle proprie attitudini. Se così fosse, non solo i disoccupati avrebbero un benessere economico, ma anche psicologico e, si sa, un popolo felice costruisce un regno ricco e prospero.
Chiara Forcisi
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Da sempre lettrice accanita, Chiara all’età di 13 anni pubblica You are my angel, il suo primo romanzo. Frequenta il Liceo Classico N. Spedalieri di Catania, dove completa gli studi in bellezza in qualità di rappresentante d’istituto e dirige, dopo averlo fondato, il giornalino scolastico Il Punto, degno erede di Voci di Corridoio, antesignano di Voci di Città. A marzo 2013 corona il suo più grande sogno: partire come delegate con l’Associazione Diplomatici alla scoperta della Grande Mela. Si laurea in Scienze della Comunicazione all’Alma Mater Studiorum di Bologna a luglio 2018. Inoltre, anche se è impegnata ad affrontare la vita quotidiana non si arrende e prova ancora a realizzare ciò che voleva fare fin dalla culla: salvare il mondo con le parole.