Roberto Vannacci, il generale capo di stato maggiore del Comando delle forze operative terrestri è stato sospeso per undici mesi, più stipendio dimezzato. Il motivo è facilmente intuibile: istigazione all’odio razziale e possibili effetti emulativi dopo la pubblicazione del suo libro Il mondo al contrario. Inoltre la sua sospensione è dovuta anche alla carenza di senso di responsabilità di questa vicenda per peculato e truffa ai danni dello Stato.
La pubblicazione del libro, secondo l’Ufficio Disciplina del Stato Maggiore, avrebbe determinato la “lesione” al principio di neutralità-terzietà della forza armata, compromettendo il prestigio e la reputazione dell’Amministrazione di appartenenza e ingenerando possibili effetti emulativi, dirompenti e divisivi della compagine militare”. La sospensione, per il generale, avrà anche l’effetto di una “uguale detrazione di anzianità e dimezzamento dello stipendio”. Il difensore dell’ufficiale ha già annunciato ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Lazio.
Rircodiamo che il libro del generale Vannacci è uscito nell’estate del 2023, generando subito notevoli critiche negative. Fin da subito si è alzato un polverone mediatico sia sul generale ma anche sul partito di Giorgia Meloni la quale non si è mai espressa sulla vicenda. Un libro dove il generale spiegava il suo punto di vista sulle donne, sulle persone gay e transessuali e sui migranti, soprattutto di origine africana, e sugli italiani di origine africana.
Pochi giorni fa, infatti, la pallavolista italiana di origine nigeriana Paola Egonu ha esporto una querela nei confronti del generale il quale enfatizzava sui “tratti somatici” della giocatrice. Il pubblico ministero ha optato per l’archiviazione, decisione impugnata dall’atleta Paola Egonu e adesso si attende la decisione del gup che dovrà decidere se procedere con l’archiviazione o se disporre il giudizio per il generale.
Foto: Virgilio Notizie
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.