Toyota torna leader mondiale nel mercato automobilistico grazie alle vendite dei primi nove mesi del 2015. Il colosso di Nagoya, ha reso noto di aver venduto, includendo gli altri marchi del gruppo Hino e Daihatsu, 7,498 milioni di auto a livello globale. In questo modo, Toyota sorpassa Volkswagen (salita per la prima volta al vertice nei primi sei mesi), fermatasi a quota 7,43 milioni di vetture anche per l’effetto Dieselgate. General Motors, infine, si attesta a 7,2 milioni di unità. I dati sono inevitabilmente collegati all’esplosione del caso sulle emissioni truccate dalla casa di Wolfsburg, che a dire il vero è emerso soltanto nella parte finale di settembre. Volkswagen sconta la frenata delle vendite in Cina e Brasile, mentre Toyota paga solo la flessione delle vendite in Giappone. Toyota, quindi, torna sul gradino più alto del podio, dove aveva già soggiornato dal 2008 al 2010 e nel 2012 aveva venduto 9,75 milioni di auto, livello record, mentre nel 2011 era scivolata al terzo posto in scia all’impatto devastante del disastro di Fukushima.
La storia della Toyota Motor Corporation inizia nel 1933, quando la Toyota Automatic Loom, nata nel 1890, come produttore di telai tessili, ebbe un gran successo grazie all’invenzione, da parte del suo fondatore Sakichi Toyoda, di un nuovo telaio in legno. Cosi il figlio, Kiichiro Toyoda, ispirato dai suoi viaggi in America, fu colpito dalle fabbriche automobilistiche e decise di aprire una nuova divisione destinata alla produzione di automobili. Nel 1934 vennero prodotti i primi motori Type A Engine, i quali vennero usati solo l’anno seguente sull’automobile Model A1 e sull’autocarro G1. Nel 1936 iniziò la produzione in serie dell’automobile Model AA. Il nome dell’azienda deriva dal nome del suo fondatore Sakichi Toyoda, che tradotto significa “fertile campo di riso”. Così Il nome di Toyoda, fu trasformato in Toyota perchè scritto in giapponese è composto da otto tratti e in Giappone il numero otto viene considerato un numero fortunato. Benché il gruppo Toyota sia oggi conosciuto soprattutto per le automobili, esso è ancora attivo nel settore tessile e continua a produrre telai, ovviamente automatizzati, e macchine per cucire venduti in tutto il mondo.
Marcello Strano
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