I dati relativi al 2013 dimostrano l’incremento demografico della popolazione a dispetto del saldo naturale negativo, come conseguenza della crescita del fenomeno migratorio. L’unica soluzione di fronte alla diminuzione dei siciliani diventa l’integrazione con i “nuovi siciliani”.
I siciliani diminuiscono, gli stranieri aumentano. È quanto emerge dal notiziario di statistiche regionali curato dal Servizio Statistica ed Analisi Economica della Regione Siciliana, in collaborazione con ISTAT. I dati mostrano come, rispetto alla fine dell’anno 2012, la popolazione residente al 31 dicembre 2013 sia cresciuta dell’1,9%, con un saldo positivo di circa 95.000 unità. Il report spiega che questo dato non è dovuto al saldo positivo del movimento migratorio (+100.152 unità) né al saldo del movimento naturale, che risulta essere negativo (-5.147 unità). Di conseguenza, con la diminuzione della popolazione locale (44.494 nascite contro 49.641 morti) si è verificato un aumento del numero di stranieri (+16,5 %), che rappresentano il 3,2% del totale della popolazione siciliana.
La crescita demografica più significativa è stata riscontrata nelle province di Catania (+38.591 unità) e Palermo (+31.960 unità), le quali ospitano, considerando anche l’area metropolitana di Messina, il 59,6% dei residenti: tale crescita viene confermata ulteriormente dalle iscrizioni nelle liste anagrafiche, che hanno registrato un aumento significativo ancora una volta a Catania (75.050 con un incremento del +107% rispetto all’anno precendente) e a Palermo (70.784, +108,8% rispetto al 2012). Confermando un andamento già registrato a partire dal 2009 anche in Italia, come in Sicilia, le nascite diminuiscono (19.878 nati in meno, -3,7% rispetto al 2012), quindi il saldo naturale risulta essere negativo, a dispetto di una crescita del numero dei residenti dovuto anche in questo caso al fenomeno migratorio.
Tirando le somme, dinnanzi a questi fatti risulta evidente che l’unica via percorribile sia quella dell’integrazione con i “nuovi siciliani”. Il saldo naturale della popolazione straniera in Sicilia risulta essere positivo (+1.903 unità): ciò dimostra che non tutti gli stranieri sono diretti verso il resto d’Europa, contrariamente a quanto si affermi solitamente; e che molti di loro fanno della Sicilia la propria nuova casa, contribuendo alla crescita del tasso di natalità. È evidente che un numero eccessivo di stranieri risulti difficilmente gestibile, soprattutto se consideriamo l’alto numero di immigrati irregolari e le difficoltà nell’erogazione dei servizi in egual misura per tutti i cittadini. Una cosa, però, è certa: se la nostra popolazione cresce e non invecchia è solo grazie ai “nuovi siciliani”, motivo per cui l’integrazione non sarà forse facile, ma non può che essere necessaria.
Claudio Pennisi
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