In Italia le scuole che insegnano a volare con i droni aumentano sempre di più, arrivando già a 85 tra quelle riconosciute dall’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile). Tutte nate in meno di un anno, dal giugno 2014 ad oggi, con l’entrata in vigore del regolamento ENAC per la guida dei droni. Molte persone, tra cui parecchi giovani, hanno frequentato tali corsi, nella speranza di lavorare come piloti di droni per i settori più disparati: dalla tv al cinema, dall’agricoltura al controllo di grandi infrastrutture, dal monitoraggio dell’ambiente alla sicurezza. «Tutte le previsioni confermano che saranno migliaia i posti di lavoro creati dalle nuove professioni con i droni, a partire proprio da chi dovrà pilotarli» ha dichiarato da Luciano Castro, presidente di Roma Drone Expo&Show. «Per questo motivo abbiamo voluto dedicare un’area della nostra manifestazione esclusivamente alle scuole di volo APR riconosciute dall’ENAC, che potranno illustrare così i loro programmi di studio e anche organizzare dimostrazioni pratiche di volo».
Coloro che desiderano intraprendere questa nuova professione potranno trovare tutte le informazioni alla prima rassegna delle scuole di volo per APR (Aeromobili a Pilotaggio Remoto), che si svolgerà nell’ambito del Roma Drone Expo&Show 2015. La manifestazione è prevista nei giorni 29-30-31 maggio prossimi presso l’Aeroporto di Roma Urbe. Vi parteciperanno decine di scuole di volo APR riconosciute dall’ENAC, che presenteranno al pubblico le proposte formative sui droni. La maggior parte organizza corsi teorici che riguardano nozioni base di aerodinamica e meccanica del volo, meteorologia, medicina aeronautica, sicurezza in volo e normative.
La questione sulla regolamentazione dei droni da parte dell’ENAC sta suscitando molto interesse da parte degli operatori del settore e degli appassionati di fotografia aerea, che vorrebbero volare legalmente senza troppi problemi burocratici. Concentrando il nostro interesse solo sulla categoria SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto) e con massa inferiore a 25 kg, possiamo trovare regole che obbligano la stipula di un’assicurazione, oltre all’obbligo di una guida VLOS – cioè, il drone deve essere sempre a vista del pilota e il volo è permesso solo in spazio aereo V70 (da un massimo di 70 metri d’altezza e 200 metri di distanza dal pilota). È esclusa ogni forma di pilota automatico e inoltre è vietato volare entro gli 8 km di distanza da un aeroporto e sorvolare ferrovie e autostrade e va ricordato di apporre sempre sempre sul drone e sul radiocomando i dati identificativi del pilota remoto e del modello di drone. Il sistema è sempre in continuo aggiornamento da parte dell’ENAC.
Marcello Strano
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