Ogni giorno veniamo bombardati da centinaia di informazioni e notizie, alcune vere, altre, ahimè, tremendamente false, filtrate o addirittura inventate di sana pianta. Questo meccanismo di mala-informazione si genera e si espande prevalentemente nella e grazie alla rete, e sono le cosiddette bufale online. Le fake-news infatti, altro non sono che notizie completamente inventate, ma spacciate per vere che, all’interno dei social network più famosi, come Facebook e Twitter, viaggiano alla velocità della luce toccando persone anche molto distanti tra loro. E che dire poi del cyberbullismo? In rete le persone possono essere offese, denigrate, umiliate, e tutto questo semplicemente grazie ad un ‘click’.
Oggi però, grazie all’invenzione di una giovane imprenditrice sociale italiana, la rete può finalmente diventare un luogo sicuro. Come? Grazie a Loudemy. Selene Biffi, trentacinquenne della provincia di Monza e Brianza, ha inventato un robot etico con l’obiettivo di contrastare e smascherare l’odio e le fake-news che circolano in rete rispondendo con informazioni vere, tratte da fonti certificate. Loudemy, così si chiama questo piccolo dispositivo, può essere associato gratuitamente ai propri account social e consultarlo quando si vuole, per informarsi sugli ultimi eventi accaduti o per verificare la veridicità di una notizia. Questo robot dialoga direttamente con l’utente e può fornire informazioni su temi di rilevanza generale: l’immigrazione, l’ambiente, i vaccini, i diritti degli animali, la violenza sulle donne, e tanti altri ancora.
Per il momento Loudemy si esprime in italiano e in inglese ma presto potrà farlo anche in francese e in spagnolo e può connettersi a Facebook, Twitter, Instagram e Youtube, prossimamente collaborerà anche con Linkedin e Pinterest. Ciò che ha spinto Selene a lavorare a questo progetto è stata la miriade di notizie false, luoghi comuni e commenti pieni d’odio che si sono riversati in rete dopo l’attentato a Kabul avvenuto a luglio dello scorso anno, proprio quando Selene si trovava in città.
La giovane imprenditrice sociale tiene molto a questo progetto perché “la qualità delle conversazioni che abbiamo in rete rappresenta la qualità della società in cui viviamo”, ha affermato lei stessa in un’intervista per il giornale di moda ELLE e, per questo motivo, spera di trovare presto dei finanziatori disposti a credere nella sua idea.
Nicole Terbonati
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.