BOLOGNA – Anno record, quello appena passato, per il capoluogo emiliano, la quale scala le classifiche delle città più visitate. La novità, a tal proposito, è che per la prima volta i turisti non sono compaesani, ma stranieri. Bologna, una città che a stento faceva capolino fra i sogni dei viaggiatori europei, adesso è una delle più ricercate: +11.9% di pernottamenti rispetto al 2015, una percentuale tendente a crescere e che denota un incrementale interessamento per la città, la quale diventa sempre più turistica.
L’anno scorso i pernottamenti degli stranieri sono stati 1,21 milioni, mentre gli italiani, seppur in crescita dell’8,6%, si sono fermati a quota 1,18 milioni. Questo vuol dire che i clienti provenienti dai Paesi esteri sono 27mila in più. È il dato complessivo che dà la misura di quanto il movimento turistico bolognese, nonostante il calo del giro d’affari della fiera, sia in rimonta: nel 2016 ha, appunto, fatto registrare in tutto 2,4 milioni di pernottamenti nelle sue strutture ricettive, quasi 200mila in più in un solo anno. Se l’orientamento a due cifre fosse confermato anche in futuro, Bologna raggiungerebbe il traguardo dei tre milioni di presenze entro il 2019. Da dove provengono i nuovi ammiratori della città? Un terzo arriva dall’Unione Europea: in assoluto, i più numerosi sono gli inglesi, seguiti da spagnoli, tedeschi e francesi. In crescita anche quelli che arrivano da Grecia, Danimarca e Bulgaria. Fuori dall’Ue, tra gli amanti delle Due Torri ci sono i turisti russi e soprattutto quelli che si imbarcano dagli Usa.
A chi non è capitato di imbattersi in una coppia di turisti inglesi, una famigliola tedesca con i classici sandali e calzoncini, oppure in un gruppo di giapponesi con macchina fotografica alla mano? Ѐora di abituarsi all’idea di sorseggiare un caffè al bar, seduti accanto a due ragazzi spagnoli, oppure di prendere l’autobus insieme a una famiglia francese, poiché Bologna sta cambiando, diventando sempre più accogliente e, soprattutto, più particolare e tutta da scoprire per quei viaggiatori che non vogliono la solita città da cartolina come Roma o Firenze, ma guardare la particolarità dei portici, la vista di San Luca, assaggiare la cucina e perdersi fra le stradine del centro.
Roberta Ventura
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