Giunge al termine anche una quarta giornata di Serie A ricca di partite piuttosto interessanti ed emozionanti. Senza alcuno spoiler, dunque, andiamo a vedere cos’è accaduto in questo lungo fine settimana di calcio italiano.
Apre il programma di questo turno di campionato, la sfida del sabato ore 15 tra Juventus e Lazio. Per la squadra allenata da Massimiliano Allegri partita in discesa già nei primi 25 minuti grazie alle reti della coppia d’attacco formata da Dusan Vlahovic e Federico Chiesa. Nella ripresa, i biancocelesti provano a riaprire i conti grazie alla splendida rete da fuori area di Luis Alberto. Tuttavia, le speranze di rimonta dei ragazzi allenati da mister Sarri durano giusto un paio di minuti. Uno scatenato Vlahovic, infatti, mette a segno la propria doppietta personale oltre che la marcatura del definitivo 3-1 a favore della Vecchia Signora.
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Poco più tardi, alle ore 18, è tempo del match più atteso di tutta la settimana: ovvero, quello del Derby della Madonnina tra Inter e Milan. La formazione di Stefano Pioli prova a tenere in mano le redini del gioco, ma viene subito punta dalla rete di Henrikh Mkhitaryan. Nel finale di primo tempo, uno straripante Marcus Thuram manda la Beneamata all’intervallo avanti di due reti grazie ad una meravigliosa e potente conclusione su cui Maignan non può nulla.
Nella seconda frazione, i rossoneri provano a rientrare in partita grazie alla rete di Rafael Leao, ma è da quel momento in poi che inizia la goleada della formazione nerazzurra che, prima, torna avanti di due grazie ancora a Mkhitaryan e, poi, allarga notevolmente il risultato grazie al rigore trasformato da Calhanoglu e alla rete di Davide Frattesi che fissa il punteggio sul 5-1 a favore della squadra allenata da Simone Inzaghi. Per il Milan, si tratta del quinto derby perso in altrettante partite in questo 2023. A livello morale, però, quello di sabato pomeriggio rappresenta una mazzata più forte rispetto a quelli persi in Supercoppa o in Champions League.
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In serata, alle ore 20:45, scendo in campo al Ferraris i padroni di casa del Genoa e i campioni d’Italia in carica del Napoli. Per circa un’ora di gioco, i partenopei non riescono a creare pericoli. Anzi, tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo, il Grifone si porta avanti grazie alle reti di Bani e Retegui. Nel finale di gara, però, la squadra allenata da Rudi Garcia si sveglia grazie ad una meravigliosa rete di Giacomo Raspadori. Poco dopo, arriva anche il gol a volo di Matteo Politano che batte Martinez e fissa il risultato sul 2-2 conclusivo.
Il menù domenicale della Serie A viene aperto dal lunch match delle ore 12:30 tra Cagliari e Udinese. Partita, per usare un eufemismo, non ricca di emozioni che si conclude con uno 0-0 che non rende felici ma che non scontenta nessuna delle due formazioni, il cui inizio di campionato non è proprio dei migliori.
Nel classico orario delle 15, sono due le partite in programma.
Partiamo da quella più divertente e ricca di gol tra Frosinone e Sassuolo. La prima frazione di gioco è di marca neroverde grazie alla doppietta di un (apparentemente) ritrovato Andrea Pinamonti. Nei minuti di recupero, però, arriva la prima rete in Serie A di Walid Cheddira che dal dischetto riapre il match. Nella seconda parte di gioco, la formazione allenata da Eusebio Di Francesco si aggrappa a Luca Mazzitelli che, nel giro di sei minuti, ribalta completamente il risultato. Nel finale, con il campo spalancato, c’è gloria anche per Pol Lirola che segna la rete del 4-2 con cui si impone la formazione ciociara.
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In contemporanea, si disputa anche la sfida tra Monza e Lecce. Accade tutto nei primi quarantacinque minuti di gioco, con la formazione ospite che passa in vantaggio dal dischetto grazie alla trasformazione di Krstovic. Tuttavia, una ventina di minuti dopo, arriva il pari della formazione brianzola con il talentuoso Andrea Colpani. Nella ripresa, da segnalare solamente le espulsioni di Baschirotto e Caldirola e la rete annullata ai ragazzi di Palladino per fuorigioco di Andrea Carboni. Al triplice fischio finale, il risultato è di 1-1.
Nel pomeriggio inoltrato, alle ore 18, è tempo del gradevolissimo incontro tra Fiorentina e Atalanta. Gol e spettacolo già nel primo tempo quando, al gol di Koopmeiners, risponde la Viola con Bonaventura e Martinez Quarta. Nel secondo tempo, arriva il momentaneo pari della Dea con la prima rete stagionale di Lookman che, non serve ad evitare la sconfitta alla squadra di Gianpiero Gasperini per via delle rete decisiva di Kouamé che regala a mister Italiano il successo per 3-2.
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In serata, alle ore 20:45, è tempo dell’esordio dal primo minuto di Romelu Lukaku con la maglia della Roma che, all’Olimpico, ospita l’Empoli. Per la formazione allenata da José Mourinho tutto estremamente facile già nel primo tempo quando Dybala, Renato Sanches e l’autogol di Grassi mandano i giallorossi avanti di tre lunghezze all’intervallo. Nella seconda frazione, ad arrotondare il risultato ci pensa la doppietta di Dybala, il gran gol da fuori area di Cristante, la prima rete in giallorosso di Lukaku e la marcatura di Gianluca Mancini che fissano il punteggio sul pesantissimo 7-0 conclusivo. Per la Lupa, si tratta della prima vittoria in campionato. Notte fonda, invece, per la formazione toscana.
Chiudono il programma di questa quarta giornata di Serie A, i posticipi del lunedì.
Partiamo da quello delle ore 18:30 che mette di fronte Salernitana e Torino. Per la squadra allenata da Ivan Juric partita in discesa già nella prima frazione grazie alle reti di capitan Buongiorno e Radonjic. Nella ripresa, nonostante i cambi effettuati dai padroni di casa, non cambia la musica con il Toro che trova la via della terza rete ancora con Nemanja Radonjic che con la propria doppietta personale fissa il punteggio sullo 0-3 conclusivo.
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In serata, alle ore 20:45, è il momento di Hellas Verona e Bologna. Un incontro non indimenticabile in cui l’equilibrio ha avuto la meglio. Nella fattispecie, i ragazzi di Thiago Motta prendono in mano il pallino del gioco ma si rendono pericolosi in poche occasioni e, per di più, con dei tiri da fuori area del talento olandese Karlsson. Di contro, i padroni di casa disputano una partita ordinata ma senza particolari acuti. Morale della favola, alla fine dei cinque minuti di recupero del secondo tempo, il tabellino dice 0-0.
TOP
VLAHOVIC: l’attaccante serbo della Juventus apre e chiude la partita contro la Lazio con due sue marcature che regalano il successo per 3-1 alla Vecchia Signora. Più in generale, in queste prime quattro giornate di Serie A, stiamo vedendo la migliore versione del classe 2000 da quando veste in bianconero. Quattro gol in altrettante partite: JU-VLAHOVIC.
MKHITARYAN: 34 anni e non sentirli per il centrocampista armeno dell’Inter che, contro il Milan, sfodera una prestazione degna delle proprie qualità. Intelligenza tattica, tempi di inserimento, polmoni grossi quanto due comodini: gli stessi due comodini che, per intenderci, insacca alle spalle di Mike Maignan. FOREVER YOUNG, MA DETTO IN ARMENO.
THURAM: a proposito di prestazioni incredibili, sempre nel Derby della Madonnina, non potevamo non mettere nei “top” anche l’altro grande protagonista del trionfo nerazzurro. Stiamo ovviamente parlando di Marcus Thuram, protagonista della straripante ripartenza che ha dato il là alla prima rete nerazzurra e autore di un gol (il secondo della partita) che resterà nella storia delle sfide tra Inter e Milan. Un destro a giro tanto potente quanto angolato su cui l’estremo difensore dei rossoneri non può farci nulla. “TIKUS” – il soprannome di Thuram, che nella lingua di Guadalupa (nazione originaria del padre) significa “Piccola Marcus” – STA DIVENTANDO GRANDE!
MAZZITELLI: per il Sassuolo sembrava una partita in discesa dopo la doppietta iniziale di Andrea Pinamonti, ma in realtà la partita contro il Frosinone si è tramutata in incubo. A renderla particolarmente complicata, ci ha pensato Luca Mazzitelli che, in sei minuti, ha completamente ribaltato il risultato con la prima doppietta in Serie A. Prima al volo di destro, poi di ribattuta con il sinistro, batte un incolpevole Cragno che può solo guardare. D’altronde si sa, L’EX PUNISCE SEMPRE.
DYBALA: sarà che l’Empoli (almeno per ora) non è un avversario complicato; sarà che Lukaku è partito dal primo minuto; sarà, soprattutto, che è tornato a disposizione Paulo Dybala ma, fatto sta, che la Roma stravince la prima partita di questo campionato. Protagonista principale il talento argentino con una doppietta che stava per diventare tripletta se la punizione calciata non si fosse infranta sulla traversa. Comunque sia, per José Mourinho e i tifosi giallorossi, ECCO LA PRIMA JOYA STAGIONALE!
FLOP
IMMOBILE: da un lato, un attaccante decisivo ai termini del risultato finale; dall’altro, uno che in partita c’è stato poco e nulla. L’attaccante della Lazio, praticamente, non riesce ad incidere o rendersi pericoloso neanche una volta dalle parti di Szczesny. A dimostrazione di ciò, il fatto che il proprio match duri meno di 70 minuti con mister Sarri che decide di sostituirlo con Castellanos. In generale, NON UN INIZIO POSITIVO.
THIAW: un vero e proprio disastro. Possiamo solamente definire così la prestazione del difensore del Milan nel derby contro l’Inter. A dare il via ad un vortice senza fine, la simulazione (giustamente non avallata dall’arbitro Sozza) nel duello con Marcus Thuram nell’azione che dà il via alla prima rete nerazzurra. Dopodiché, una ripetizione di errori in serie che fa traballare e non poco la retroguardia rossonera. Sfruttando la pronuncia del difensore tedesco, come cantava la Rappresentante di Lista a Sanremo, proprio CIAO CIAO!
THEO HERNANDEZ: a proposito di simulazioni, nell’ultimo periodo il terzino francese del Milan sta incappando sempre più in episodi simili (come nel derby nello spalla a spalla con Dumfries, o contro la Roma quando i rossoneri si trovavano già in vantaggio per 0-1). A tutto ciò, il nazionale francese classe 1997 unisce una spiccata e qualitativa fase offensiva ad una fase difensiva che lascia ancora a desiderare come dimostra il fallo sconsiderato da rigore su Lautaro. Il talento per migliorare e fare ancora meglio c’è tutto ma, come accadeva a scuola all’incontro con i professori agli alunni il cui impegno lasciava desiderare, per Theo possiamo affermare che il RAGAZZO È FORTE MA NON SI APPLICA.
OSIMHEN: vero che il Napoli fatica ad imporre il proprio gioco e che i calciatori a disposizione di Rudi Garcia non sembrano ancora in ottima forma fisica, ma l’attaccante nigeriano è un fantasma che si aggira per lo stadio Ferraris senza mai incutere paura alla retroguardia avversaria. Per una volta, possiamo affermare che l’attaccante della formazione partenopea è stato completamente ININFLUENTE.
LAURENTIÉ: a proposito di calciatori che non hanno lasciato il segno, non possiamo non menzionare l’attaccante esterno del Sassuolo che contro il Frosinone disputa una partita completamente incolore. La doppietta iniziale di Pinamonti lasciava presagire porzioni di campo piuttosto sguarnite in cui il calciatore francese poteva dare libero sfogo alla propria velocità ma, in realtà, ne esce fuori una prestazione che dura poco più di 50 minuti dopo la sostituzione a favore di Ceide. LAURENTIÉ, QU’EST-CE QUE TU FAIS?
Fonte Foto in Evidenza: Lega Serie A Twitter
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo. Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato uno dei due Coordinatori della Redazione. Oltre a far da Tutor per Tirocinanti e a svolgere il ruolo di Correttore di Bozze, al termine di ogni giornata di campionato cura personalmente la rubrica “Serie A, top&flop”. Un modo originale, con protagonisti i giocatori che si sono distinti in bene e in male, per vedere tutto quello che è successo nel fine settimana di calcio italiano.
Inoltre, coordina la squadra di Calciomercato, Europei e Mondiali. Scrive di tennis (il suo sport preferito, dopo il calcio) e NBA (non si contano più le notti passate in bianco per vedere le partite live). Infine, si occupa anche delle breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahinoi) guerre, passando per le storie più importanti e centrali del momento.
Il suo compito? Cercare di spiegare, nel miglior modo possibile, tutto quello che non sa!