Ultimo turno del girone d’andata e dell’anno per la Serie A che, finita questa diciannovesima giornata, si ferma per la consueta sosta natalizia. Vediamo cos’è successo nel dettaglio.
Martedì che doveva iniziare con l’anticipo tra Udinese e Salernitana, posticipato però per via di un focolaio all’interno del gruppo squadra degli amaranto. L’ASL della città campana, infatti, ha “richiesto la sospensione dell’attività della squadra e ne ha vietato la partecipazione ad eventi sportivi”.
Giornata, dunque, aperta dalle due sfide serali che vedono opporsi, all’Allianz Stadium, Juventus-Cagliari e, al Luigi Ferraris, Genoa-Atalanta. Ritorno al passato per Allegri e Gasperini che incontrano le squadre che li hanno lanciati in Serie A.
Nella partita di Torino, tutto semplice o quasi, per la Vecchia Signora che va all’intervallo già in vantaggio grazie a un colpo di testa di Moise Kean. Nella ripresa, la squadra ospite spreca due clamorose occasioni con Dalbert e Joao Pedro e viene punita in contropiede da un assolo di Bernardeschi. Risultato finale di 2-0 per i bianconeri che arrivano alla sosta con un morale ben diverso rispetto a qualche settimana fa. Ennesima sconfitta, invece, per i sardi che comunque sia non si giocano la salvezza in queste partite.
Nell’altro match delle 20:45, (fa strano dirlo quando si parla della Dea) poche emozioni così come poche occasioni. Inizio di partita forte per la squadra di Gasperini che tiene in mano il pallino del gioco ma si rende poche volte pericolosa dalle parti di Sirigu. La svolta negativa arriva, nei minuti finali della prima frazione, quando Duvan Zapata è costretto a lasciare il campo per un infortunio muscolare. Nel secondo tempo, un possesso palla atalantino sterile e un’ottima fase difensiva genoana fanno terminare l’incontro con il punteggio di 0-0. Secondo punto per Shevchenko da quando è arrivato nella panchina del Grifone; secondo stop consecutivo per i neroazzurri di Bergamo che potevano passare delle feste migliori. Restano, però lo stesso, al quarto posto.
Aprono il programma, di quest’ultimo mercoledì dell’anno (per la Serie A), le due sfide delle ore 16:30.
Partiamo dal “derby romagnolo” tra Sassuolo e Bologna che ha visto trionfare nettamente gli ospiti. Reduce da tre sconfitte consecutive, la squadra di Sinisa Mihajlovic è riuscita a rialzare la testa mettendo le cose in chiaro già a fine primo tempo con le reti di Orsolini e Hickey. Nella ripresa, i neroverdi si sbilanciano alla ricerca di un gol che possa riaprire l’incontro ma nel quarto minuto di recupero arriva il sigillo di Santander. Tre punti importanti per i rossoblù che vincono 0-3 e chiudono bene l’anno.
In contemporanea, è andata in scena al Penzo la sfida tra Venezia e Lazio. Prima frazione, giocata a ritmi piacevoli da ambo le parti e chiusa sul punteggio di 1-1 grazie alle reti di Pedro e Forte. Nella seconda frazione, torna in possesso del match la squadra di Maurizio Sarri che prima, trova il nuovo vantaggio con Acerbi e poi la chiude con Luis Alberto. Seconda vittoria consecutiva per i biancocelesti che nel 2022 proveranno a risalire china; i lagunari chiudono il girone d’andata con sei punti di vantaggio sulla zona retrocessione.
Alle 18:30, trittico di partite che vede in primis impegnate a San Siro l’Inter e il Torino. Partita molto tattica tra due squadre che cercano di anticipare le mosse altrui. Due tempi giocati a ritmi completamente diversi: il primo, ad alta intensità viene chiuso in vantaggio dai neroazzurri grazie alla rete di Denzel Dumfries; nel secondo, più compassato, poche occasioni e nessuna rete. La squadra di Simone Inzaghi, quindi, ottiene la settima vittoria consecutiva battendo per 1-0 il Toro e consolida la prima posizione.
Allo stesso orario, scendono in campo all’Olimpico Roma-Sampdoria. Primi settanta minuti piuttosto tranquilli ma negli ultimi venti minuti la partita si infiamma. Al 72esimo minuto la squadra di José Mourinho passa in vantaggio con il subentrante Shomurodov. A quest’ultimo risponde otto minuti più tardi Manolo Gabbiadini che (di respinta) trova la quinta rete consecutiva e ristabilisce la parità. Nel finale, la squadra di casa prova invano a tornare avanti. Finisce 1-1. I giallorossi arrivano al giro di boa, al sesto posto della classifica. La zona Champions dista sei punti; mentre, la Juve (quinta) soltanto due.
Terza partita del tardo pomeriggio, quella tra Hellas Verona e Fiorentina. Doveva essere la sfida tra i due bomber Vlahovic e Simeone ma a farla da protagonisti sono Lasagna (che nel primo tempo porta avanti gli scaligeri) e Castrovilli (che a dieci minuti dal termine riesce a ristabilire l’equilibrio). Pareggio per 1-1 anche al Bentegodi.
Le ultime due partite dell’anno sono quelle delle 20:45 e vedono opporsi Empoli-Milan e Napoli-Spezia.
Partiamo dalla sfida del Castellani che è la più bella di questi due giorni di Serie A. Il Diavolo, dopo il passo falso in casa contro il Napoli, torna alla vittoria battendo i padroni di casa con un divertente 2-4. Tre gol per tempo e tanto divertimento in una partita che vede protagonista nel primo tempo Franck Kessié. Il centrocampista franco-ivoriano mette a segno una doppietta che indirizza la partita; nel mezzo, la rete del momentaneo pareggio di Bajrami. Nella ripresa, vanno a segno i due terzini Florenzi e Theo Hernandez; per gli Azzurri, rende la sconfitta meno amara il rigore realizzato da Pinamonti. La squadra di Stefano Pioli resta al secondo posto da sola, a quattro punti dalla capolista Inter.
L’ultima partita dell’anno è quella dello Stadio Maradona, tra Napoli e Spezia. Per i partenopei ancora tanti gli indisponibili, tra cui Insigne risultato positivo al Covid. Se a questi aggiungiamo la stanchezza che ha accomunato tante squadre e una certa dose di sfortuna, il risultato non può essere positivo. Decide la partita, infatti, un colpo di testa di Juan Jesus che sbaglia porta e regala i tre punti agli spezzini. La squadra di Luciano Spalletti finisce l’anno con una sconfitta (0-1) tanto pesante quanto inaspettata che la rispedisce al terzo posto. La vetta è adesso lontana sette punti. Punti importantissimi, invece, per i ragazzi di Thiago Motta che staccano il Genoa e forse salvano la panchina del loro allenatore.
TOP
BERNARDESCHI: mister Allegri ha sempre avuto fiducia in lui e da quando Chiesa si è infortunato ha mostrato una continuità nel rendimento che non si vedeva dai tempi di Firenze. Nelle ultime partite è stato spesso protagonista con i suoi assist e ieri ha finalmente trovato un gol che, in Serie A, gli mancava da luglio 2020. Non possiamo di certo chiamarlo “Federico Stupor Mundi“ (così come veniva chiamato Federico II di Svevia) ma è il regalo di Natale più bello sotto l’albero bianconero.
HICKEY: dopo aver fatto esperienza con il nostro campionato (la passata stagione), il terzino scozzese sta dimostrando le sue qualità. Tra queste, un particolare feeling con il gol. Quello messo a segno oggi pomeriggio, non solo è il quarto centro stagionale, ma è anche un’autentica perla. Colpo dritto per dritto col piede debole (il destro) che va a insaccarsi preciso all’angolino dove Pegolo non può nulla. Per mister Mihajlovic, la sua presenza nella fascia sinistra è una certezza.
DUMFRIES: il Babbo Natale interista viene dall’Olanda, non ha la barba né la pancia ed è di colore. Dopo un periodo di ambientazione fatto di alti e bassi, l’ex terzino del PSV ha sfruttato benissimo l’infortunio di Darmian facendo vedere sia le sue doti difensive che quelle offensive. Il suo destro rasoterra che trafigge Milinkovic-Savic regala una preziosa settima vittoria consecutiva all’Inter. Tifosi interisti, ecco il regalo di Babbo Denzel.
KESSIE’: il giocatore franco-ivoriano è una certezza nel centrocampo rossonero anche quando mister Pioli (viste le varie assenze) lo schiera da trequartista. Stasera, dunque, è più vicino alla porta e sfrutta al meglio questa posizione mettendo a segno una doppietta con la quale spiana la strada alla sua squadra. Fisicità, qualità e quantità caratteristiche che di certo non scopriamo oggi ma che mancheranno al Diavolo quando Franck sarà impegnato in Coppa d’Africa. La questione rinnovo, invece, resta un rebus.
FLOP
MURIEL: tornato dall’infortunio che gli ha fatto saltare più di un mese di campionato, non è mai apparso il giocatore smagliante della passata stagione. Pochissime le partite da titolare e quando è chiamato in causa non sono tanti gli sprazzi di talento cui ci ha abituato. Anche ieri, quando ha dovuto sostituire nel finire del primo tempo il connazionale Duvan Zapata, non è riuscito a lasciare la sua impronta. I gol finora realizzati sono soltanto due e la forma fisica (se dobbiamo dirla tutta) non appare delle migliori. A.A.A. cercasi Luis.
BOGA: un po’ per gli infortuni un po’ perché ha perso posizioni nelle gerarchie di mister Dionisi, l’attaccante ivoriano è sicuramente l’uomo che è mancato di più al Sassuolo. Schierato questo pomeriggio titolare, sembrava un fantasma che girovagava per il campo senza mai incidere. Il cambio a fine primo tempo è inevitabile. Le voci di mercato che lo vedono vicino allo Shakhtar di mister De Zerbi sicuramente incidono.
VICARIO: il giovane portiere dell’Empoli aveva finora ben figurato ma oggi non è riuscito a dare mostra delle sue capacità. Dà poche sicurezze al suo reparto difensivo e in alcuni gol rossoneri non è esente da colpe. Il secondo, gli passa tra le gambe; nel terzo, sbaglia il numero dei giocatori in barriera e la schiera pure male. Infatti, il calcio di punizione di Florenzi lo lascia immobile.
JUAN JESUS: sguardo fisso sulla palla, ricerca del perfetto posizionamento in area, stacco imperioso e sfera all’angolino basso. Peccato, però, che la porta è quella sbagliata e il portiere battuto è il compagno Ospina. L’autogol del difensore brasiliano, al netto dello 0-1 finale, si rivela fatale per la sconfitta casalinga del Napoli. Bene ma non benissimo.
La Serie A tornerà per l’epifania, giorno 6 gennaio. A tutti voi, care lettrici e cari lettori, tanti auguri di buone feste.
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo. Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato uno dei due Coordinatori della Redazione. Oltre a far da Tutor per Tirocinanti e a svolgere il ruolo di Correttore di Bozze, al termine di ogni giornata di campionato cura personalmente la rubrica “Serie A, top&flop”. Un modo originale, con protagonisti i giocatori che si sono distinti in bene e in male, per vedere tutto quello che è successo nel fine settimana di calcio italiano.
Inoltre, coordina la squadra di Calciomercato, Europei e Mondiali. Scrive di tennis (il suo sport preferito, dopo il calcio) e NBA (non si contano più le notti passate in bianco per vedere le partite live). Infine, si occupa anche delle breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahinoi) guerre, passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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