Giunge al termine anche un’ottava giornata di Serie A ricca di gol. Ben trentadue divisi in dieci partite.
Apre il programma di questo ottavo turno, l’anticipo del sabato delle ore 15 tra Napoli e Torino. Per la squadra di Luciano Spalletti, partita subito in discesa grazie alla doppietta, nel giro di dodici minuti, di Zambo Anguissa. La rivelazione partenopea di questo campionato, Kvaratskhelia, firma la terza rete ma, prima dell’intervallo, arriva, per i Granata, il gol della bandiera con Sanabria. Nella seconda frazione, ritmi più bassi e nessuna rete. Al “Maradona” finisce per 3-1 per i padroni di casa.
Poco più tardi, alle ore 18, è tempo di una delle partite più attese di questo fine settimana che oppone Inter e Roma. I neroazzurri, dopo la rete annullata per fuorigioco a Dzeko, passano in vantaggio grazie alla rete di Dimarco. Non si fa attendere la risposta giallorossa con Dybala che firma il gol del pareggio con cui si chiude il primo tempo. Nella ripresa, la squadra di Simone Inzaghi cerca la via della vittoria (che scaccerebbe via “rumors” ingombranti) ma trova solamente l’incornata vincente di Smalling che regala una prestigiosa vittoria alla squadra di José Mourinho. A “San Siro“, finisce 1-2 per gli ospiti.
Protagoniste del sabato sera, alle ore 20:45, Empoli e Milan. Per i rossoneri, complice gli infortuni di Saelemaekers e Calabria, sembra una partita stregata. Il pareggio al novantaduesimo di Bajrami, dopo la rete del vantaggio firmata da Rebic, rafforza questo pensiero ma nessuno aveva fatto i conti con Ballo-Touré che nel quarto minuto di recupero trova il gol che porta nuovamente avanti la squadra di Pioli. C’è poi tempo anche per la rete di Leao che firma l’1-3 conclusivo.
Il menù domenicale della Serie A si apre con il match delle 12:30 tra Lazio e Spezia. Pronti, partenza, via e calcio di rigore per i biancocelesti. Un Immobile ancora freddo, però, manca l’appuntamento dal dischetto spedendo la palla sopra la traversa. La squadra di Maurizio Sarri non fa una piega e al dodicesimo minuto passa in vantaggio con Zaccagni. Raddoppia, dieci minuti più tardi, Alessio Romagnoli con una bella rete da fuori area. Nella ripresa, la doppietta di un ritrovato Milinkovic-Savic fissa il risultato sul 4-0 finale.
Nello storico orario delle ore 15 si sfidano Sassuolo e Salernitana. Per la squadra di Dionisi si tratta di una pura esibizione. Nel primo tempo, Lauriente e Pinamonti indirizzano i tre punti; nella ripresa, arriva una goleada che porta le firme di Thorstvedt, Harroui e Antiste. Al “Mapei Stadium“, termina 5-0 per i neroverdi. In casa campana, sembrerebbe a rischio la panchina di Davide Nicola. Ma dopo la “miracolosa” salvezza della passata stagione e il discreto inizio di questo campionato, stiamo scherzando?
In contemporanea, si sfidano al “Via del Mare” Lecce e Cremonese. In uno scontro diretto tra due squadre che lotteranno fino all’ultimo per non retrocedere, accade tutto nel primo tempo. Un rigore per parte, trasformati da Ciofani e Strefezza, fanno terminare la prima frazione e l’intero match sul risultato di 1-1.
Stesso orario anche per la partita di “Marassi” tra Sampdoria e Monza. Sull’entusiasmo della prima storica vittoria in Serie A, la squadra di Palladino fa il bis surclassando i blucerchiati. Nel primo tempo Pessina e, nel secondo, Caprari e Sensi impacchettano lo 0-3 conclusivo. Per la “Doria“, sesta sconfitta in otto partite ed inevitabile esonero di Marco Giampaolo.
Alle ore 18, è il momento di Atalanta e Fiorentina. Le due squadre danno vita a una partita piuttosto piatta il cui equilibrio viene rotto dalla rete, nella ripresa, di Lookman. L’ex attaccante di Lipsia e Leicester regala tre punti preziosi alla squadra di Gasperini che torna nuovamente in vetta alla classifica in coabitazione con il Napoli.
In serata, alle 20:45, tocca scendere in campo a Juventus e Bologna. Con una prestazione (con)vincente, la Vecchia Signora si impone nettamente e mette, almeno per il momento, a tacere le indiscrezioni sul proprio tecnico Max Allegri. Le reti di Kostic, Vlahovic e Milik firmano il 3-0 finale. L’inizio della risalita dei bianconeri?
Chiude il programma di questa giornata di Serie A, il posticipo del lunedì sera tra Hellas Verona e la sorpresa di questo inizio di campionato Udinese. Come contro l’Inter, la squadra di Sottil passa in svantaggio con la rete scaligera di Doig. Nella ripresa, però, arriva la rimonta friulana che, prima, pareggiano con il subentrante Beto e, poi, nel recupero, passano in vantaggio con il gol-vittoria di Bijol. Al “Bentegodi“, finisce 1-2 per gli ospiti.
L’ottavo turno di campionato conferma in testa alla classifica Napoli e Atalanta a quota 20 punti. Segue, a un punto di distanza, proprio l’Udinese. Quarto posto, in coabitazione a 17 punti, per Lazio e Milan seguite con un punto in meno dalla Roma. Prova la rimonta la Juventus che sale a quota 13 scavalcando di un punto l’Inter in piena crisi. Nella parte bassa della classifica, ultime tre posizioni ricoperte da Hellas Verona, Cremonese e Sampdoria. Blucerchiati, ultimi in classifica con soli due punti.
TOP
ZAMBO ANGUISSA: il periodo di straordinaria forma ed entusiasmo del Napoli continua a produrre diversi effetti “collaterali”. Come, per esempio, la doppietta del centrocampista camerunense. Solitamente centrocampista di rottura, contro il Torino, si trasforma in goleador. Prima, l’inserimento in area di rigore che porta all’incornata vincente con cui apre le marcature. Poi, scatto di cinquanta metri palla al piede al termine del quale batte nuovamente Milinkovic-Savic. GIOIA DOPPIA.
PROVEDEL: troppo facile inserire fra i “top” Milinkovic-Savic per una doppietta personale che archivia la pratica Spezia nella seconda frazione. Il portiere biancoceleste a suon di prestazioni convincenti ha preso il posto a Luis Maximiano diventando titolare inamovibile. Contro la sua ex squadra, quando il punteggio era ancora di parità, da segnalare (su tutte) una super parata sulla botta ravvicinata di Kiwior che poteva far prendere un’altra piega al match. Alla fine, terzo clean-sheet consecutivo con i tifosi della Lazio che gli hanno già dedicato un coro: “CHE FINIMONDO PER UN CAPELLO BIONDO“.
THORSTVEDT: ambientarsi nel nostro campionato non è sempre facile e richiede del tempo. Per conferme, basta chiedere al trequartista del Sassuolo che, dopo un periodo di adattamento, contro la Salernitana mostra gran parte del suo bagaglio tecnico. Assist, gol e giocate sopraffine che incantano il pubblico del “Mapei”. DA TENER D’OCCHIO (non, però, come la difesa campana).
VLAHOVIC: l’attaccante serbo, così come la Juve, scaccia via almeno per una partita le critiche delle ultime settimane con una prestazione degna delle aspettative dei tifosi. Rispetto alle altre partite, contro il Bologna, trova più spazio in campo aperto e dà sfoggio alle proprie qualità. In occasione della prima rete, serve l’assist a Kostic. Nella seconda, invece, completa lui stesso un contropiede che lo porta a schiacciare di testa il momentaneo 2-0. JUVE STA A VLAHOVIC COME VLAHOVIC STA ALLA JUVE.
FLOP
R. RODRIGUEZ: il primo a finire fra i “flop” di questa giornata è il difensore del Torino “colpevole” delle prime due reti partenopee. Nel gol dell’1-0, perde completamente l’inserimento di Zambo Anguissa che poi lo sovrasta in elevazione. In occasione del raddoppio, invece, porta (senza motivo) un triplice pressing che lascia completamente sguarnita la metà campo granata. Morale della favola: scatto di 50 metri di Anguissa e 2-0 Napoli. A complicare ulteriormente la sua partita, le continue sgasate di Politano che sistematicamente lo lascia sul posto. PARTITA DA INCUBO.
HANDANOVIC: dispiace inserire fra i “flop” il capitano interista, spesso accusato ingiustamente. Contro la Roma, però, l’errore è abbastanza evidente. Il tiro di prima intenzione di Dybala che porta al momentaneo pareggio giallorosso, seppur “velenoso”, poteva essere quantomeno respinto. In un momento, per l’Inter, così fragile quanto complicato ogni gol preso equivale ad una mazzata. L’OMBRA DI ONANA E’ SEMPRE PIU’ GRANDE.
DE WINTER: sul campo viene confermato quello che sulla carta era una partita alquanto difficile. Il difensore dell’Empoli, alle continue azioni d’attacco rossonere, va in apnea non riuscendo a mantenere la lucidità. Come nel primo tempo, quando pressato, alza uno strano quanto pericoloso campanile in area di rigore. In occasione della prima rete milanista, va a contrasto troppo molle con Leao che passa e serve l’assist a Rebic. Nella rete che decide il match di Ballo-Touré, non si accorge di aver alle spalle il terzino senegalese e sull’Empoli, come suggerisce il cognome del proprio difensore, CALA L’INVERNO.
AMPADU: passa neanche un minuto che il difensore gallese, in prestito dal Chelsea, commette fallo da rigore. Dal dischetto, un ancora freddo Ciro Immobile calcia alto ma l’ammonizione ricevuta peserà per tutto il match. Ne beneficia Mattia Zaccagni che, con le continue accelerazioni, salta il difensore dello Spezia che non può commettere fallo sennò espulso per doppia ammonizione. Inevitabile, nella ripresa, la sostituzione. STORIA DI UN PRIGIONIERO ALL’OLIMPICO.
Fonte foto: Lega Serie A
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo. Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato uno dei due Coordinatori della Redazione. Oltre a far da Tutor per Tirocinanti e a svolgere il ruolo di Correttore di Bozze, al termine di ogni giornata di campionato cura personalmente la rubrica “Serie A, top&flop”. Un modo originale, con protagonisti i giocatori che si sono distinti in bene e in male, per vedere tutto quello che è successo nel fine settimana di calcio italiano.
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