Giunge al termine anche la 32esima giornata di una Serie A sempre più combattuta ed equilibrata. I verdetti di questo fine settimana hanno rimischiato le carte, soprattutto, nella lotta al titolo. Vediamo cos’è successo.
Come, ormai, abitualmente il programma di questo turno di campionato inizia sabato alle ore 15 con la sfida senza reti tra Empoli e Spezia. Al “Castellani“, infatti, finisce con uno scialbo 0-0.
Poco più tardi, alle ore 18, i campioni in carica dell’Inter sfidano e battono l’Hellas Verona grazie, in particolar modo, a un primo tempo dominato che porta le firme di Barella e Dzeko. Per i neroazzurri, vittoria per 2-0 che (ri)accende le speranze scudetto.
In serata, alle 20:45, va in scena alla “Sardegna Arena” la sfida tra Cagliari e Juventus. I padroni di casa partono subito forte con la rete di Joao Pedro ma nel finale di primo tempo De Ligt pareggia i conti. Nella ripresa, il gol vittoria lo firma Dusan Vlahovic che regala alla squadra di Max Allegri tre punti che consolidano la quarta posizione. Il primo posto è poi così lontano?
Come ogni domenica che si rispetti si parte con il match dell’ora di pranzo che oppone Genoa e Lazio. L’entusiasmo dei tifosi di casa, che prima e durante il match hanno regalato immagini e suoni davvero impressionanti, lascia spazio alla squadra di Maurizio Sarri trascinata dal marcatore iniziale Marusic e dalla tripletta di Ciro Immobile. Per il Grifone, invano, l’autogol di Patric. A “Marassi” finisce 1-4 per i laziali.
Nello storico orario delle ore 15, come raramente accaduto quest’anno, tre le partite in programma.
Iniziamo da quella dello “Stadio Maradona” tra Napoli e Fiorentina. Emozioni e bel calcio le parole-chiave per descrivere quanto visto. Tuttavia, i partenopei non riescono a sfruttare la spinta dei 55mila presenti perdendo per 2-3 al termine di una partita divertente (per gli spettatori neutrali e Viola). Al vantaggio di Nico Gonzalez risponde, inizialmente, Mertens ma la squadra di Italiano sfrutta le ripartenze portandosi avanti di due grazie a due belle conclusioni di Ikoné e Cabral. Nel finale, valida solo per le statistiche, la rete di Victor Osimhen.
Stesso orario per la sfida del “Mapei Stadium” che oppone Sassuolo e Atalanta. La squadra di Dionisi si conferma una “ammazza-grandi” e nel suo curriculum aggiunge anche una vittoria sulla Dea. Protagonista di giornata Traoré: autore di una doppietta e una prestazione superlativa. Nell’ultimo minuto di recupero Luis Muriel accorcia le distanze fissando il punteggio sul 2-1 per i neroverdi.
In contemporanea, si sfidano anche Venezia e Udinese. Al netto delle sconfitte di Cagliari e Genoa, grosso chance per i lagunari di agguantare i sardi. La squadra di Cioffi, però, non è dello stesso avviso. Nonostante la reazione degli uomini di Zanetti al gol di Deulofeu con il momentaneo pareggio di Henry, nel finale, i friulani passano nuovamente con il colpo di testa vincente di Rodrigo Becao. Per il brasiliano seconda rete consecutiva che firma l’1-2 finale.
Alle ore 18, in uno stadio “Olimpico” gremito, la Roma ospita la Salernitana. Partita più complicata del previsto per la squadra di José Mourinho che riesce a rimontare, solo nei minuti finali, il vantaggio campano di Radovanovic grazie alle reti di Carles Perez e Smalling. Al triplice fischio finale, infatti, il risultato è di 2-1 per i giallorossi.
Chiude questa domenica di Serie A, l’incontro delle 20:45 tra Torino e Milan. La squadra di Ivan Juric gioca una partita gagliarda costringendo la squadra di Pioli a non andare oltre il secondo 0-0 consecutivo. Per il Diavolo prima posizione con l’asterisco. Ovvero, a quanto stanno attualmente le cose, se l’Inter vincesse la partita di recupero di Bologna sarebbe avanti ai cugini rossoneri di un punto.
Ultima partita di questa 32esima giornata di Serie A, il posticipo del lunedì sera tra Bologna e Sampdoria. Dopo un primo tempo chiuso a porte inviolate, nella ripresa, i padroni di casa prendono il sopravvento sui blucerchiati grazie alla doppietta di Arnautovic che fissa il punteggio sul 2-0 finale. Per i rossoblù arriva una vittoria che manca da quasi due mesi mentre per la squadra di Giampaolo continua il periodo complicato.
TOP
DZEKO: l’attaccante bosniaco è uno dei protagonisti dell’importante vittoria neroazzurra sull’Hellas Verona. Non solo perché mette la sua firma sul 2-0 finale ma, anche e soprattutto, per la prestazione. Duetta bene con Correa, gioca spalle alla porta permettendo ai compagni di risalire il campo e si sacrifica anche in fase difensiva. Ed è proprio quest’ultimo aspetto (le sue qualità tecniche le conosciamo già) che gli permette di finire nei “top” di questa giornata. Da sottolineare e rimarcare una sua corsa all’indietro, nel finale di primo tempo, grazie alla quale, con un colpo di testa a liberare, evita un facile tap-in scaligero. 36 anni e non sentirli…a volte!
DYBALA: non è sempre presente nel gioco bianconero ma quando decide di accendersi la manovra juventina aumenta notevolmente di pericolosità. La maggior parte delle azioni pericolose partono dai suoi (l’altra parte da quelli di Cuadrado) come testimonia il gol del vantaggio firmato da Vlahovic. Sappiamo che a fine stagione andrà via dalla Vecchia Signora ma, vista e considerata l’intesa con l’attaccante serbo, la dirigenza della Juventus ha davvero fatto la scelta giusta? Solo il tempo saprà darci una risposta. Nel frattempo, l’argentino, regala le ultime “Joye” bianconere.
IMMOBILE: è ormai un dato di fatto che all’azzurro della Nazionale preferisce il celeste della Lazio. Anche contro il Genoa rimarca questo concetto mettendo a referto una tripletta liberatoria, dopo le critiche ricevute per la pessima prestazione contro la Macedonia, che gli permette di salire a quota 24 reti in questa Serie A. DR JEKYLL & MR HYDE.
TRAORE’: senza alcuna ombra di dubbio è la miglior stagione della carriera per il fantasista ivoriano. La partenza di Boga e l’assenza di Djuric gli hanno permesso di diventare un titolare fisso e lui ha sfruttato come meglio non poteva l’occasione. Contro l’Atalanta mette a segno un’altra prestazione straordinaria e soprattutto la doppietta con cui decide il match. Se fossimo in NBA, vincerebbe il premio di “Most Improved Player“. Giocatore più migliorato rispetto alle ultime stagioni.
BREMER: il difensore brasiliano è ormai una certezza della retroguardia del Torino. Sta disputando una stagione a dir poco pazzesca facendo succedere prestazioni superlative una dopo l’altra. Anche contro il Milan non è da meno, annullando e murando Giroud o qualsiasi altro giocatore rossonero. Compresa la punizione dell’ultimo secondo di partita battuta da Theo Hernandez. UN MURO.
FLOP
MAKSIMOVIC: tra i motivi che stanno portando il Genoa a credere in una complicata rimonta per la salvezza c’è sicuramente l’organizzazione difensiva messa in atto da Blessin. Tuttavia, contro la Lazio tutto ciò non si è visto. Il Grifone, infatti, nello stesso match ha preso più di gol di quanti ne ha subiti da quando è arrivato l’allenatore tedesco. Tra i colpevoli di quanto accaduto sicuramente il difensore serbo che almeno in due dei quatto gol biancocelesti poteva fare meglio. PAGA LUI PER TUTTI.
NAPOLI: quando arriva il momento della verità, la squadra di Luciano Spalletti non si è fatta, finora, trovare pronta. Contro la Fiorentina, in casa, davanti a un pubblico carico, i giocatori partenopei si inceppano nuovamente perdendo 2-3 contro la Fiorentina. Grossa chance sprecata visto e considerato il pareggio del Milan. Il campionato è ancora lungo e combattuto ma per vincere, prima o poi, bisognerà rispondere presente. Per ora, rimane un ASSENTE INGIUSTIFICATO.
DEMIRAL: si prende un turno di riposo “mentale” in vista dell’importante sfida contro il Lipsia, disputando una delle peggiori partite di una personale ottima stagione. Nell’occasione della seconda rete del Sassuolo, Junior Traoré lo porta dove vuole procurandogli anche un senso di vuoto e forte mal di testa. Questa volta, caro Merih, “NON TOP“.
BARRIERA ROMA: nell’occasione della punizione dalla distanza messa a segno da Radovanovic, oltre a rilevare un bel gesto tecnico, bisogna mettere in risalto l’errore della barriera giallorossa. Gli uomini piazzati da Rui Patricio a sua protezione, una volta sentito il fischio dell’arbitro, si aprono come il mar Rosso con Mosè. Ognuno si disunisce prendendo una direzione diversa da quella degli altri. Un’oscenità per chi è amante dei dettagli, che poi dettagli non sono.
MILAN: il ragionamento fatto poc’anzi per il Napoli, vale anche per la squadra di Pioli. Anziché quella della scuola, però, questa volta possiamo usare la metafora del tennista al quale viene il braccino nel momento di chiudere i conti. I rossoneri, infatti, dopo i pessimi mesi di febbraio e marzo dei cugini neroazzurri, erano diventati indiscutibilmente la prima forza del campionato mettendo a segno vittorie una dopo l’altra. Tuttavia, quando è giunto il momento di solidificare la loro posizione, mettono a referto due 0-0 consecutivi, che sanno di doppio-fallo (continuando la metafora tennistica), con i quali riaprono totalmente il campionato. BRACCINO.
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo. Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato uno dei due Coordinatori della Redazione. Oltre a far da Tutor per Tirocinanti e a svolgere il ruolo di Correttore di Bozze, al termine di ogni giornata di campionato cura personalmente la rubrica “Serie A, top&flop”. Un modo originale, con protagonisti i giocatori che si sono distinti in bene e in male, per vedere tutto quello che è successo nel fine settimana di calcio italiano.
Inoltre, coordina la squadra di Calciomercato, Europei e Mondiali. Scrive di tennis (il suo sport preferito, dopo il calcio) e NBA (non si contano più le notti passate in bianco per vedere le partite live). Infine, si occupa anche delle breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahinoi) guerre, passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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