La seconda giornata del gruppo C dei Mondiali potrebbe emettere dei verdetti importanti: la Polonia, dopo il pareggio a reti bianche col Messico, deve fare risultato con l’Arabia Saudita per continuare a sperare nella qualificazione agli ottavi, traguardo che manca addirittura dal 1986, mentre per l’Argentina, reduce dal clamoroso ko con l’Arabia nella gara inaugurale, una sconfitta comporterebbe un’eliminazione al primo turno che sarebbe a dir poco drammatica per una squadra arrivata in Qatar con l’obiettivo di arrivare fino in fondo. La Selección, inoltre, non manca l’approdo agli ottavi dal 2002, quando venne eliminata nel girone con Inghilterra, Svezia e Nigeria.
All’Education City Stadium di Al-Rayyan, l’Arabia Saudita vuole stupire nuovamente il mondo. Dopo aver battuto a sorpresa l’Argentina, gli asiatici affrontano la Polonia, reduce dallo 0-0 col Messico. Inizio molto convincente per l’Arabia, galvanizzata dal successo con i campioni del Sudamerica: al 13’, Szczesny si oppone al tentativo di Kanno, salvando i suoi. I polacchi sono nervosi e commettono tanti falli (tre cartellini gialli tra il 15’ e il 19’, rispettivamente per Kiwior, Cash e Milik), ma nel finale del primo tempo trovano il vantaggio con Zielinski, che al 39’ riceve da Lewandowski e scarica in porta un tiro potentissimo che non lascia scampo a Al-Owais. Primo gol ai Mondiali per il centrocampista del Napoli, traguardo di cui è ancora alla caccia Lewandowski. Il bomber del Barcellona va vicino al suo primo centro nella Coppa del mondo poco più tardi, ma il suo diagonale termina a lato. Nel recupero, Szczesny para un calcio di rigore a Al-Dawsari, che da eroe (suo il gran gol decisivo con l’Argentina) diventa un protagonista in negativo.
Al 10’ della ripresa, proprio Al-Dawsari prova a mettersi alle spalle l’errore dal dischetto, ma trova ancora una volta sulla sua strada Szczesny, che respinge la sua conclusione mancina e evita il pareggio. L’attaccante saudita ci riprova al 68’, ma il suo destro debole e centrale non può impensierire il portiere polacco, che blocca senza problemi. Nel mezzo, al 64’ Milik spacca la traversa di testa. Due minuti dopo, Lewandowski colpisce il palo con un tocco col ginocchio sinistro dopo aver mancato la conclusione col destro. Nel finale, l’Arabia Saudita prova in tutti i modi a evitare il ko. Al 78’, Al-Malki va vicinissimo al pareggio con un rasoterra mancino che termina di pochissimo sul fondo alla sinistra di Szczesny. Poco dopo, Al-Ghannam prova a rendersi pericoloso con un tiro cross, senza successo. La Polonia, quindi, fiuta il rischio di tornare nuovamente a casa senza i tre punti in tasca e si riporta in avanti, trovando la rete del 2-0 con l’uomo più atteso, Robert Lewandowski, che ruba palla a Al-Malki in area e batte Al-Owais da due passi. Primo gol in carriera ai Mondiali per il miglior cannoniere di tutti i tempi della Polonia. Il centravanti ex Borussia Dortmund e Bayern Monaco era rimasto a secco per quattro partite tra Russia 2018 e la prima gara di questa Coppa del mondo col Messico, in cui si era anche fatto parare un rigore da Ochoa. Nel finale, altra chance a tu per tu col portiere per Lewandowski, che però manca l’appuntamento con la doppietta. Poco male per la Polonia, che vince 2-0 e resta in corsa per la qualificazione agli ottavi.
Al Lusail Stadium, ultima chiamata per l’Argentina. Nella gara col Messico, infatti, l’Albiceleste deve a tutti i costi vincere per risollevarsi e puntare agli ottavi. Una sconfitta significherebbe eliminazione certa. Gli uomini di Scaloni partono col piede ben piantato sull’acceleratore, pur senza riuscire a creare veri e propri pericoli alla porta difesa da Ochoa. La grinta e la determinazione non mancano certo, ma la qualità del gioco è tutt’altro che irresistibile. La prima frazione di gioco è tutto sommato equilibrata, con l’Argentina che prova, senza successo, a far saltare il bunker messicano. El Tricolor, guidato dall’argentino Gerardo Martino, ex allenatore del Barcellona e dell’Argentina, dal canto suo, aspetta pazientemente e prova a mettere in difficoltà gli avversari con ripartenze veloci e improvvise.
In avvio di ripresa, Messi calcia abbondantemente alto un calcio di punizione da posizione invitante. La Pulce si riscatta al 64’, tirando fuori dal cilindro un sinistro che non lascia scampo a Ochoa, infilandosi all’angolino. È l’ottavo gol in carriera ai Mondiali per Messi, il secondo a Qatar 2022 (primo su azione). Buona parte del resto del secondo tempo è avaro di emozioni degne di nota, con l’Argentina che riesce a gestire l’esilio margine di vantaggio, per poi raddoppiare all’87’ con un gran destro di Enzo Fernández. Vittoria importantissima per l’Albiceleste (la prima in questi Mondiali) per giocarsi il passaggio agli ottavi nell’ultima gara con la Polonia.
Classifica Gruppo C: Polonia 4, Argentina 3, Arabia Saudita 3, Messico 1
Terza giornata:
30/11 ore 20:00
Arabia Saudita – Messico
Polonia – Argentina
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: FIFA World Cup
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