Inizia ufficialmente oggi l’avventura delle squadre impegnate nel gruppo C dei Mondiali. Alle 11 (ora italiana), debutta l’Argentina di Leo Messi, una delle favorite per la vittoria finale. La Selección sfida l’Arabia Saudita del commissario tecnico Hervé Renard, che alla vigilia ha parlato di esperienza formativa riferendosi a Qatar 2022. Alle 17, tocca a Messico e Polonia, due squadre che si giocheranno la qualificazione agli ottavi di finale fino all’ultima partita. Proprio per questo la sfida dello Stadium 974 ha già il sapore di spareggio, nonostante sia solo la prima uscita.
L’Argentina si presenta ai nastri di partenza del raggruppamento come la favorita per il primo posto. Per evitare soprese, il CT Scaloni manda in campo la formazione migliore, schierando i suoi con il 4-3-3 capitano da Messi. In attacco, insieme alla Pulce, anche gli “italiani” Di Maria e Lautaro Martinez. A centrocampo, spazio alla fantasia di Gomez e De Paul; in regia, c’è Paredes. Linea difensiva composta da Molina, Romero, Otamendi e Tagliafico. In porta, spazio a Emiliano Martinez.
Nettamente più difensiva la formazione mandata in campo da Renard, che schiera l’Arabia Saudita con il 4-5-1. L’unica punta è Al-Shehri, attaccante dell’Al Hilal Riyadh, a cui è stato chiesto di sobbarcarsi tutto il peso dell’attacco. Sugli esterni del centrocampo a cinque, ecco Al Dawsari e Al-Braikan, chiamati a sfruttare la loro velocità in situazioni di contropiede.
Nel primo tempo, parte subito fortissimo l’Argentina, che sfiora la rete del vantaggio con Messi: uno contro uno di Di Maria sulla destra, palla per il 10, che calcia di prima ma trova la grande risposta Al-Owais. Subito impegnato l’esperto estremo difensore saudita, bravo ad andare giù velocemente sulla sua destra e a respingere il sinistro a botta sicura dell’attaccante del Paris Saint-Germain. All’8′, la partita cambia: fallo in area di Abdulhamid, che cintura Paredes. Per l’arbitro è calcio di rigore. Sul dischetto di presenta Leo Messi, che spiazza l’estremo difensore avversario e porta avanti l’Argentina.
L’Arabia Saudita, però, non si scompone, alzando il pressing su difensori e portatori di palla argentini. Ma quando riescono a giocare, gli uomini di Scaloni sono sempre pericolosi: al 22′, Messi trova la rete del 2-0 su assist di Gomez ma il raddoppio viene annullato per fuorigioco. Succede lo stesso al 27′, quando Lautaro trova il 2-0 ma ancora una volta il VAR – supportato dal fuorigioco semiautomatico – annulla. Tantissime le posizioni irregolari fischiate all’Argentina, che si vede annullare l’ennesimo gol anche al 35′. Le occasioni, in generale, latitano anche grazie alla tenacia dei sauditi, sempre aggressivi sul pallone.
Al 41′, sugli sviluppi di un calcio di punizione sulla sinistra, la palla arriva al limite dell’area sui piedi di De Paul, che però calcia alto sopra la traversa. Il risultato non cambia: dopo 5′ di recupero, il direttore di gara manda le squadre negli spogliatoi sul punteggio di 1-0. Decide la rete su calcio di rigore di Leo Messi.
Nella seconda frazione di gioco, l’Arabia Saudita parte subito forte e trova – a sorpresa – la rete del pareggio: pallone in area di rigore per Al-Shehri, che incrocia con il sinistro e batte Emiliano Martinez. Tutto da rifare per l’Albiceleste! L’Argentina, totalmente in bambola in queste prime battute della ripresa, subisce addirittura il secondo gol: Nawaf carica il sinistro, ribalta Romero, palla che arriva ad Al Dawsari, che batte Martinez con un destro sul secondo palo. Clamoroso a Losail!
Scaloni prova a dare una scossa ai suoi mandando in campo Fernandez, Alvarez e Lisandro Martinez; fuori Paredes, Gomez e l’appannato Romero. Al 63′, grande occasione per i sudamericani: Tagliafico si ritrova il pallone tra i piedi, colpisce male e da pochi passi non riesce a insaccare. Ci prova ancora l’Argentina, con Di Maria che incrocia con il destro da buona posizione al 72′: para l’estremo difensore saudita. L’ultima grande occasione della partita capita al 91′ sui piedi di Otamendi, che calcia a botta sicura ma che trova la respinta sulla linea di Alamri.
Non bastano nemmeno i 14′ di recupero complessivi all’Albiceleste, che perde clamorosamente alla prima uscita in questo mondiale. Servirà una reazione sabato contro il Messico. Per gli arabi, invece, la strada verso gli ottavi comincia in un modo quasi insperato: il gruppo C si candida a essere uno dei più interessanti di tutto il Mondiale.
L’obiettivo è lo stesso per entrambe: approfittare della sconfitta dell’Argentina e indirizzare la qualificazione. Scendono in campo con questo spirito Messico e Polonia, che chiudono la prima giornata del gruppo C di Qatar 2022. I messicani si schierano con il 4-3-3, con Lozano, Vega e Martin a guidare l’attacco. La Polonia, invece, risponde con il 3-5-2. Sono tanti i volti noti al calcio italiano tra le fila polacche: dal portiere Szczęsny, passando per Bereszyński, Glik e Kiwior, fino a Zalewski e Zielinski. In attacco, confermatissimo Lewandowski, con Milik pronto a subentrare.
Nella prima frazione, prova a partire subito forte il Messico, che si affida alle incursioni offensive di Lozano sulla destra. I ritmi del primo quarto d’ora sono molto alti ma le occasioni da gol non sono molte. Al 26′, i messicani vanno vicini alla rete del vantaggio con il colpo di testa di Gallardo, che termina fuori di poco. La Polonia pensa soprattutto alla fase difensiva, mentre il Messico prova a imbastire – seppur in modo confuso – le azioni offensive. Il primo tempo va in archivio sul punteggio di 0-0.
Nel secondo tempo, esattamente al 55′, la grande occasione per sbloccare la partita capita alla Polonia. Moreno trattiene in area Lewandowski e per l’arbitro, dopo il consulto al VAR, non ci sono dubbi: è calcio di rigore! Sul dischetto si presenta lo stesso numero 9 polacco, che però si fa ipnotizzare da Ochoa. Si rimane fermi sullo 0-0. Dopo il grande spavento, il Messico torna a farsi pericoloso dalle parti di Szczęsny al 66′ con Vega, il cui tiro finisce a lato. Ancora il 10 messicano protagonista all’80’, quando dai trenta metri prova ancora la conclusione ma con lo stesso esito della precedente.
Le occasioni da gol, comunque, restano scarse. Dopo 7′ di recupero concessi, l’arbitro della gara, il signor Chris Beath, fischia tre volte e manda le squadre negli spogliatoi.
Questa, dunque, la classifica del girone C dopo la prima giornata: Arabia Saudita prima a tre punti, seguita da Messico e Polonia a quota uno, Chiude, incredibilmente, all’ultimo posto l’Argentina con zero.
Mauro Di Stefano
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Giornalista dal 2019, è attualmente Caporedattore del quotidiano NewSicilia.it. Laureato in Lettere Moderne e nel pieno degli studi nel corso di laurea in Filologia Moderna, ha da sempre coltivato la passione per la scrittura, per l’informazione in senso stretto e per il lavoro di squadra. Già dopo la maturità scientifica, vincitore di un concorso, ha potuto approcciarsi in modo diretto alla “vita” di redazione e, di conseguenza, del giornalista. Collabora anche con la redazione di Antenna Uno Notizie, con la quale – soprattutto lo scorso anno – è entrato in contatto anche con il mondo del giornalismo sportivo radiofonico. Per Voci di Città, al momento, si occupa del racconto della UEFA Europa League, competizione calcistica europea. Oltre al calcio, nutre grande passione per Formula 1, Moto GP e Superbike, di cui ha avuto modo di parlarne sul web anche in passato.