Torna ufficialmente la MotoGP, dopo la pausa invernale ecco che riparte il campionato su due ruote più atteso dai telespettatori.
Il circuito qatariota di Lusail, come da tradizione, è il primo appuntamento stagionale MotoGP. L’unico, per altro, ad essere disputato in notturna. Tante le aspettative dopo i test: chi riuscirà a sovvertire i pronostici? D’altronde, si sa, il weekend di gara è imprevedibile.
La prima pole stagionale se la aggiudica Jorge Martín che, con la sua Ducati del team Pramac, mette le ruote davanti a tutti siglando la sua 5ª pole MotoGP in appena un anno.
Alle sue spalle un’altra Ducati: esordio col botto per il team Gresini che piazza in seconda casella Enea Bastianini. È evidente come i due migliori rookie della scorsa stagione siano destinati ad un futuro da protagonisti. Male, invece, i rispettivi compagni di squadra: Zarco 13°; Di Giannantonio 21°.
Chiude la prima fila un ottimo Marc Márquez, furbo nell’approfittare della scia di Pecco Bagnaia durante la Q1 (una strategia, quella di Marc, che più volte ha funzionato lo scorso anno). Pecco, nonostante fosse il favorito per la pole, parte 9°.
La seconda fila è composta da Jack Miller e dai fratelli Espargaró, con l’Aprilia di Aleix davanti all’Honda di Pol. A chiudere la top 10 troviamo la KTM di Brad Binder (7°) e le due Suzuki di Mir (8°) e Rins (10°). Si piazzano ai margini della Q1 le Yamaha di Quartararo e Morbidelli, entrambi in grande difficoltà a causa della poca competitività del motore.
Chiudono lo schieramento di partenza tre piloti esordienti: le KTM Tech3 di Gardner e Fernández insieme alla Yamaha satellite di Darryn Binder. Questione d’esperienza?
Nelle serie cadette, la prima domenica dell’anno all’insegna del motociclismo, inizia nel modo migliore per gli italiani. Complice un problema di Sasaki, Andrea Migno vince la sua seconda gara in carriera in Moto3, 5 anni dopo quel favoloso Mugello 2017. Termina secondo Sergio García a soli 37 millesimi, una battaglia al fotofinish; terzo Kaito Toba.
Continua a suonare l’inno di Mameli in Moto2 grazie a Celestino Vietti. Prima pole e prima vittoria, nella categoria di mezzo, per il piemontese classe ’01. Vittoria da leader per il pilota targato VR46. In seconda posizione finisce Aaron Canet, terzo Sam Lowes.
Cominciano i 22 giri del Qatar:
Partenza rocambolesca che vede le Ducati di Martín e Bastianini perdere parecchie posizioni. Discorso inverso per le Honda Repsol di Marc Márquez e Pol Espargaró: partenza stratosferica per i due compagni di box che incidono il ritmo nei primi giri. Da segnalare un ottimo Brad Binder a presidiare il terzo posto, con Joan Mir in agguato. Gruppo molto compatto, tantissimi i sorpassi.
Ducati, contro ogni aspettativa, nella prima parte di gara, trova difficoltà nell’affermarsi. Pecco Bagnaia chiude la top 10, Zarco addirittura scivola fuori dalla zona punti.
Brad Binder ed Enea Bastianini approfittano di un’incertezza di Márquez per agguantare rispettivamente seconda e terza posizione. Mir scala 5° accompagnato da Aleix Espargaró. Suo fratello Pol, nel frattempo, cerca di dare uno strappo in testa alla corsa. La nuova Honda comincia a dare i suoi frutti?
All’ottavo giro comincia il tracollo Ducati: Marco Bezzecchi cade, mentre Jack Miller accusa un problema di elettronica. Costretti al ritiro. Restando in Ducati, il vicecampione Bagnaia mette nel mirino l’iridato Quartararo e lo passa, cercando di mettere in piedi una faticosa rimonta.
Giunti a metà gara, tante le cadute: abbandonano la corsa anche Alex Márquez e Miguel Oliveira. Il disastro Ducati continua: nel tentativo di sorpasso di Bagnaia su Martín, lo spagnolo viene centrato in pieno. Fine dei giochi per entrambi. Tiene alto lo stendardo di Borgo Panigale solo Enea Bastianini, nel gruppo dei piloti di testa all’inseguimento di un indiavolato Pol Espargaró.
Poco fuori dalla zona podio, l’Aprilia di Aleix Espargaró si libera agevolmente delle due Suzuki e attacca Marc Márquez per la 4ª posizione. In testa alla corsa, col passare dei giri, Bastianini si fa sotto, giro veloce dopo giro veloce, portandosi alle spalle di Pol. Sfruttando la potenza della sua Desmosedici, Bastianini azzarda il sorpasso sul rettilineo. Espargaró. nel tentativo di difendersi, va largo e perde la posizione anche nei confronti della KTM di Binder.
Ultimi giri privi di sorpassi, grazie ad uno strepitoso Enea Bastianini. Dopo aver guadagnato la prima posizione, prende il largo e taglia il traguardo aggiudicandosi il gradino più alto del podio. Esordisce così Enea nel nuovo team Gresini targato Ducati. Prima vittoria in MotoGP per lui, grandi emozioni: a fine gara arriva la dedica a Fausto Gresini. Terza vittoria su tre per il nostro tricolore, l’inno di Mameli diventa la colonna sonora di questa domenica sportiva. Chiude secondo un ottimo Brad Binder, seguito dallo sfortunato Pol Espargaró. In grande difficoltà Yamaha e Ducati, Bastianini escluso.
I primi 15 classificati MotoGP:
Luca Lazzaro
fonte foto: Enea Bastianini FB
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