Riparte la MotoGP, due settimane dopo la gara di Misano. Ci troviamo oltreoceano, negli Stati Uniti, in Texas. Il COTA di Austin ospita il quartultimo appuntamento della stagione motociclistica. Ultima gara extra-europea in calendario (il back-to-back in Qatar l’unico precedente).
Non sarà presente Maverick Viñales. Il pilota Aprilia ha deciso, con il consenso del team, di non partire per l’America per stare vicino alla famiglia, in seguito alla prematura dipartita del cugino Dean Berta Viñales. Il giovane pilota, cugino di Maverick, ha perso la vita a Jerez lo scorso 25 settembre, durante Gara 1 della Supersport 300.
Tornando alla MotoGP: tracciato di Austin favorevole al mattatore del COTA Marc Márquez. L’otto volte campione del mondo, in Texas, nei 7 GP disputati, ha totalizzato 6 vittorie e 7 pole, con un solo ritiro nel 2019. Ad ogni modo, con l’infortunio alla spalla da tenere sempre in considerazione, Marc parte dalla 3ª casella.
Il poleman, per la terza volta consecutiva, è Pecco Bagnaia. Il pilota di Chivasso deve averci preso gusto. Il mondiale è ancora aperto: lo stato di forma del ducatista riuscirà a mettere in difficoltà Quartararo? Il francese, nel dubbio, non abbassa la guardia e scatta dalla 2ª casella.
La seconda fila è aperta da Jorge Martín e chiusa dal compagno Johann Zarco. Tra le due Pramac, in 5ª posizione, si piazza Takaaki Nakagami. In terza fila, invece, le due Suzuki di Rins e Mir seguite da un ottimo Luca Marini che si è qualificato 9° tramite il Q1.
Chiude la top 10, stranamente, Jack Miller. L’australiano ha dominato in lungo e in largo le prove libere, salvo poi riscontrare qualche problema durante le qualifiche.
Molti piloti, notevolmente provati dalla trasferta, hanno accusato il jet lag. Tra tutti, Rossi e Petrucci: i due chiudono lo schieramento di partenza. Fanno fatica anche gli altri italiani: Morbidelli 13°, Dovizioso 14° e Bastianini 16°.
Domenica movimentata in Moto3: dopo sette giri, i marshall espongono la bandiera rossa a seguito di un brutto highside di Salac. Gara sospesa e riprogrammata. Poco più tardi, al secondo giro della seconda partenza, manovra folle di Deniz Oncu che taglia la strada ad Alcoba sul rettilineo. Lo spagnolo cade rovinosamente al centro della pista e risulta inevitabile l’impatto con la moto per Migno e Acosta. Questi ultimi volano letteralmente per aria, prendendo un grosso spavento data l’alta velocità e il forte impatto. Sfiorata la tragedia. Fortunatamente, tutti i piloti stanno bene. Andrea Migno commenta così l’accaduto, sfogandosi davanti le telecamere: «Bisogna fare qualcosa, adesso… è successo fin troppo quest’anno».
Considerando l’alta pericolosità di un’eventuale terza ripartenza (seppur con un numero contingentato di giri) la Dorna ha tenuto conto delle posizioni iniziali dopo i primi sette giri per assegnare i punti in classifica.
Di conseguenza: vince Guevara davanti a Foggia, terzo McPhee. (Pedro Acosta, protagonista incolpevole dell’incidente, fa 8°). Foggia si porta così a soli 30 punti dal leader del mondiale Pedro Acosta, a solamente 3 gare dal termine. Mondiale apertissimo.
D’altra parte, in Moto2, si assiste ad una gara più tranquilla: Raúl Fernandez domina ancora in solitaria e porta a casa 25 punti. Remy Gardner, leader del mondiale, cade. Passo falso del figlio d’arte che permette a Raúl di portarsi a -9 in classifica. I due fenomeni del RedBull KTM Team Ajo si giocheranno il mondiale, faccia a faccia, nei prossimi tre appuntamenti. Chiudono il podio i due italiani DiGiannantonio e Bezzecchi.
Alle 21.00 (GMT+1) parte la MotoGP.
Circuito abbondantemente schernito con diversi epiteti dai vari piloti: “campo di patate” dice qualcuno, “sembra un rodeo” qualcun altro. Chi più ne ha più ne metta. Insomma, il tracciato di Austin, che sorge su un terreno argilloso, non è riuscito a preservarsi negli anni, rendendo la vita difficile a chi dovrebbe farne una gara di velocità.
Malgrado ciò, ha il via la classe regina delle due ruote, la MotoGP.
Ottimo lo spunto iniziale di Marc Márquez: lo spagnolo, sin dalla prima curva, prende il comando della gara. Bene anche Rins, l’iberico guadagna quattro posizioni, portandosi in zona podio. Fabio Quartararo mantiene il secondo posto, mettendosi all’inseguimento di Márquez.
Pecco Bagnaia non trova il giusto feeling nei primi giri e si ritrova in 5ª posizione dopo non appena un giro. Belle le bagarre iniziali tra Rins e Martín per la terza posizione.
Al secondo giro, Takaaki Nakagami, in curva 12 perde l’anteriore. Un peccato per Honda poiché il giapponese girava intorno alle prime posizioni. Medesimo epilogo per Zarco, tre giri dopo, in curva 1.
Marc Márquez detta il passo, alle sue spalle battagliano Quartararo, Martín e Rins. Mentre Miller e Bagnaia seguono a distanza.
Giunti a metà gara, la situazione si delinea con più chiarezza: Jack Miller (unico pilota in pista a montare la doppia hard) guadagna molto sul gruppo di testa. D’altra parte, il suo compagno di box Pecco Bagnaia, sembra accusare gli stessi problemi riscontrati nel warm up.
Márquez crea un buco di oltre tre secondi tra sé ed i suoi inseguitori. Quartararo e Martín si giocano le altre due posizioni del podio, con l’alligatore dal nome Miller in agguato.
Nonostante l’ipotesi bagarre in zona podio, le posizioni rimangono invariate per diversi giri, con i distacchi che aumentano tra i piloti di testa.
A sette giri dal termine, Bagnaia recupera su Miller. Il team Ducati segnala a Miller di non opporre resistenza e di concedere la posizione al suo compagno di squadra. Messaggio ricevuto dall’australiano che favorisce il sorpasso dell’italiano, il quale girava nettamente più veloce (oltre ad avere bisogno di punti nel mondiale).
Jorge Martín, a quattro giri dal termine, accusa il calo delle gomme. Dopo un lungo, il rookie spagnolo, rientra in pista. Questa manovra, però, lo costringe a saltare una chicane. In virtù di ciò, long-lap penalty per lui. Ne approfitta Pecco Bagnaia che, in questo modo, guadagna agevolmente il terzo gradino del podio.
Lì davanti Márquez e Quartararo sono protagonisti di due gare a sé. Marc conduce a 4 secondi da Quartararo e, quest’ultimo a sua volta a 4 secondi da Bagnaia.
Martín, scontata la penalità, rientra in 5ª posizione, favorendo il sorpasso anche ad Alex Rins.
Marc Márquez taglia il traguardo impennando, mettendo ancora una volta i piedi sul gradino più alto del podio qui in Texas. Per lui è la settima vittoria in otto gare al COTA. Fabio Quartararo fa secondo e guadagna altri 4 punti su Pecco Bagnaia che chiude il podio. Mondiale MotoGP che, dopo l’epilogo di Austin, sembra propendere verso l’M1 del transalpino…
I primi 15 classificati MotoGP:
Luca Lazzaro
Fonte foto: HRC
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