Penultimo appuntamento di una MotoGP ormai giunta ai titoli di coda. Ci troviamo nuovamente in Portogallo, nella regione di Algarve, per la seconda tappa a Portimão. La stagione è agli sgoccioli, i tasselli per l’anno prossimo sono tutti (o quasi) al loro posto.
Mentre Fabio Quartararo si godrà la sua prima gara da campione del mondo, altri piloti dovranno lottare a denti stretti. I punti in ballo saranno determinanti per decretare il rookie dell’anno e assegnare il titolo (seppur virtuale) di vice campione.
Dopo la bella vittoria a San Marino, Marc Márquez dà forfait a Portimão. Lieve trauma cranico per Marc durante un allenamento. Onde evitare ripercussioni più gravi, lo spagnolo ha scelto, in accordo con l’equipe medica, la strada della prudenza e della prevenzione. In sua sostituzione, presenzierà il collaudatore HRC Stefan Bradl.
Weekend dalle grandi aspettative specialmente per ciò che concerne le serie cadette. È possibile che i mondiali Moto3 e Moto2 vengano già assegnati a Portimão, con una gara d’anticipo.
Il sabato portoghese culmina con l’ennesima pole di Pecco Bagnaia: per il torinese della Ducati è la 5ª consecutiva. Festeggia anche la casa di Borgo Panigale: decima pole stagionale per Ducati, è record.
Piccola curiosità: Casey Stoner, leggenda MotoGP due volte campione del mondo, è andato a far visita a Ducati questo weekend. Lunghi i colloqui tra i piloti e Casey. Che sia in dirittura d’arrivo un nuovo ruolo da mental coach per la prossima stagione? Staremo a vedere.
La nuvola rossa si abbatte anche sul Portogallo: Jack Miller parte secondo; chiude la prima fila Joan Mir con la sua Suzuki. In seconda fila si piazzano le Pramac di Martín e Zarco, con Pol Espargaró alle loro spalle.
Se la prende comoda il campione del mondo Quartararo che, svincolato dalle pressioni, parte settimo. In miglioramento Morbidelli, dopo una stagione travagliata condita da infortuni e passaggio di moto, chiude la terza fila.
Tra gli italiani: Bastianini parte tredicesimo, tre caselle più avanti rispetto a Valentino Rossi. Dovizioso penultimo.
La domenica portoghese si apre con la gara al cardiopalma di Moto3. Foggia e Acosta danno spettacolo per decretare il vincitore del titolo. Sogni appesi ad un filo sino all’ultimo giro, quando Darryn Binder si assume la responsabilità di essere l’ago della bilancia. Il pilota del team Petronas, a pochi km dal traguardo, stende Dennis Foggia, facendo così diventare Pedro Acosta il nuovo campione del mondo Moto3. Oltre il mondiale, Acosta si aggiudica la vittoria della corsa, con l’Italia sul podio rappresentata da Migno ed Antonelli.
Binder, nel post gara, chiede scusa al pilota romano per la manovra. Nonostante ciò, la direzione gara decide di squalificarlo. Nel frattempo, nel paddock, ci si chiede come un pilota così pericoloso possa l’anno prossimo andare in sella ad una MotoGP…
Ore 14.00 parte la MotoGP:
Avvio piuttosto stabile della gara, con la Ducati di Pecco Bagnaia in testa; pochi i sorpassi nel corso del primo giro. Joan Mir guadagna la seconda posizione nei confronti di Jack Miller. Nel frattempo, Danilo Petrucci, cade ed abbandona la corsa dopo poche curve.
Prime scintille con la piccola bagarre iniziale, alle spalle della zona podio, tra Alex Márquez, Jorge Martín e Fabio Quartararo.
Il prosieguo della gara è spoglio di emozioni: il rollercoaster di Portimão risulta essere all’insegna della stabilità. Ducati sorride, con Bagnaia al comando che porterebbe punti fondamentali alla casa di Borgo Panigale per il mondiale team e il titolo costruttori.
Fabio Quartararo, nel tentativo di sopraggiungere Jorge Martín, rischia l’imbarcata, favorendo la sesta posizione al connazionale Johann Zarco.
Giunti a poco più di metà gara la situazione è la seguente: Bagnaia conduce ed aumenta il margine su Mir, oltre due i secondi di distacco. Un Alex Márquez scalpitante raggiunge Jack Miller, agguantando la terza posizione.
Franco Morbidelli, che l’anno scorso arrivò secondo in Portogallo, col passare dei giri, accusa un calo presumibilmente fisico. Dalla 9ª casella della partenza, rallenta vistosamente uscendo persino dalla zona punti.
A cinque giri dal termine, Fabio Quartararo, in curva 5, si stende dietro le due Pramac. Brutto colpo per Yamaha. La casa di Iwata è ufficialmente fuori dai giochi, Ducati è campione del mondo costruttori MotoGP.
Pecco Bagnaia e Joan Mir fanno due gare a sé, in solitaria. Jack Miller, che nel frattempo non aveva mai tolto gli occhi di dosso ad Alex Márquez, si riprende la terza posizione.
Nel corso del penultimo giro, brutto incidente tra Iker Lecuona e Miguel Oliveira. I marshall espongono immediatamente bandiera rossa. Oliveira, padrone di casa, esce dalla pista in barella.
Pertanto, la gara viene prontamente fermata, senza alcuna ripartenza prevista. La classifica finale viene stilata dall’ultimo passaggio completo sul traguardo.
I primi 15 classificati MotoGP:
In virtù di questa classifica, Ducati stabilisce un nuovo record: maggior numero di podi (21) in una singola stagione. Segnali confortanti per la casa di Borgo Panigale, che ha l’occasione di aumentare questo record a Valencia per l’ultimo appuntamento stagionale della MotoGP.
Luca Lazzaro
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Nasce a Catania nell’ottobre del ’98. Muove i primi passi nello sport alla tenera età di 6 anni, iniziando a giocare a calcio. Abbandona successivamente il mondo del pallone intorno alla maggiore età per concentrarsi negli studi. Grazie alla complicità del padre e dei fratelli maggiori, inizia ad appassionarsi al motociclismo; ma è dalla mamma che prende la vocazione della scrittura. Diplomatosi al liceo linguistico Principe Umberto di Savoia, decide di proseguire la sua formazione frequentando il corso di laurea in Scienze e Lingue per la comunicazione Internazionale affinché possa realizzare il sogno di diventare giornalista sportivo. Amante del mondo hi-tech, della fotografia e della musica, senza distinzione di genere alcuno. Una sua peculiarità? Adora l’arancione. Un difetto? Il suo lieve disturbo ossessivo compulsivo, una lama a doppio taglio che lo conduce dritto al suo motto: «Una cosa o la fai bene, o non la fai.»