Matteo Berrettini non smette mai di stupire. Il tennista romano, che dalla settimana prossima sarà numero 6 al mondo, raggiunge un altro traguardo storico: è il primo italiano di sempre a raggiungere le semifinali degli Australian Open.
L’amara conclusione della passata stagione, con l’infortunio al primo match dell’ATP Finals, è servita da stimolo per ripartire al meglio in questa. Al primo Grand Slam dell’anno, infatti, Matteo si presenta con la determinazione e la giusta forza di volontà tipica dei grandi campioni, quale lui è.
Dopo un cammino tortuoso, pieno di giocatori “Next Gen” (alla quale ha saputo badare) e di ostacoli frapposti dal suo corpo (come il terribile mal di stomaco nel primo turno con Nakashima e il dolore alla caviglia con Alcaraz), oggi c’era un altro step da superare. E Berrettini c’è riuscito in maniera semplicemente strepitosa.
Come negli US Open del 2019, la parte alta del tabellone gli ha “messo” davanti, ai quarti di finale, il sempre temibile Gael Monfils. E rispetto a quella partita di New York, non è cambiato praticamente nulla. Nemmeno il risultato.
Il nostro portacolori parte piuttosto bene e per un’ora e mezza gioca un grande tennis, tantoché riesce a conquistare i primi due set con il punteggio (entrambi) di 6-4. Nel terzo set, la scia positiva continua ma qualche palla break non sfruttata di troppo mette in partita il suo avversario che in un batter di ciglia conquista il terzo set (6-3).
Nel quarto parziale, le gambe sembrano non girare più e il francese se ne accorge e se ne approfitta grazie anche all’aiuto di un pubblico prettamente dalla sua parte. Anche questo, nel giro di cinquanta minuti, si conclude per sei giochi a tre a favore del numero 20 al mondo. Punteggio, dunque, nuovamente in equilibrio: 2 set pari.
All’inizio del quinto e decisivo set, sia per l’inerzia che per le apparenti condizioni fisiche, la partita sembrava essere girata a favore del tennista francese ma è qui che la determinazione e la voglia di Berrettini iniziano ad avere la meglio. Il finalista di Wimbledon della passata stagione, riesce a strappare subito il servizio al suo avversario e nei successivi tre games concede solamente tre punti, portandosi in un nulla sullo 0-4. A questo punto del match, con un doppio break di vantaggio, amministra la partita chiudendola, dopo 3ore e 49minuti, con il risultato di 6-4; 6-4; 3-6; 3-6; 6-2.
Nemmeno un irrispettoso tifo contro e un Gael Monfils in ottima forma, riescono quindi a fermare questo Matteo Berrettini che, venerdì mattina, affronterà in semifinale un signore che qualche pagina di storia del tennis l’ha scritta: Rafael Nadal.
Nel frattempo, domani, un altro italiano (Jannik Sinner) proverà a seguire le orme tracciate dall’amico Matteo, affrontando ai quarti il talentuoso greco Stefanos Tsitsipas. Si prevede anche qui una bella battaglia.
Il tennis azzurro, nel freddo inverno italiano e nella calda estate australiana, sta sognando sognando ad occhi aperti. Non svegliateci!
Fonte foto: Australian Open
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
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