Lutto nel mondo dello sport italiano, in questo caso del calcio. Si è spento Mario Corso, mancino della Grande Inter di Helenio Herrera degli anni ’60, dopo diversi giorni di ricovero in ospedale. Avrebbe compiuto 79 anni il prossimo 25 agosto ed era nativo di Verona. Come riporta Repubblica, il 15 ottobre 1961 Gyula Màndi, commissario tecnico della nazionale israeliana battuta da quella italiana grazie a un suo gol, disse: “Siamo stati bravi, ma ci ha battuti il piede sinistro di Dio”.
Era antesignano dell’attuale ruolo di trequartista in campo e il giornalista Gianni Brera lo definì con una frase “il participio passato del verbo correre”, anche perché faceva girare il pallone in campo con il suo sinistro. Era molto bravo nel tirare i calci da fermo, con tiro definito da molti “a foglia morta”, che lo fece diventare uno dei più grandi incubi delle squadre avversarie. La notizia è stata riportata dalla pagina Twitter della società milanese.
Iniziò la carriera nell’Audace San Michele, una piccola squadra dell’omonimo quartiere veronese e venne acquistato dall’Inter nel 1957. Vi giocò sedici anni, fino al 1973, anno in cui passò al Genoa, dove concluse la carriera nel 1975. In nerazzurro ha totalizzato 413 presenze e 75 gol, mentre nel biennio in Liguria le presenze sono state 26, condite da 3 gol.
Dopo la carriera da calciatore intraprese quella da allenatore, nella quale allenò la primavera del Napoli, il Lecce, il Catanzaro, l’Inter (primavera e poi prima squadra), il Mantova, il Barletta e infine il Verona. Non è mancato il cordoglio da parte di amici e colleghi. L’ex presidente del club nerazzurro, Massimo Moratti, ricorda come Pelè lo considerasse l‘unico giocatore italiano che avrebbe voluto nel suo Brasile, come suo padre, presidente della Grande Inter, lo adorasse e come fosse il suo giocatore preferito, grazie anche al suo modo di tirare le punizioni e alla sua tecnica sopraffina. Oltre a ciò, ha ricordato come sia rimasto molto vicino alla sua famiglia.
Fonte immagine: Repubblica
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Giuliano è nato a Catania nel 1989 e sin dai tempi della scuola elementare, guardando soprattutto i telegiornali, sviluppa una forte passione per il giornalismo e soprattutto il desiderio di intraprendere questa strada. Ha una laurea triennale in lettere moderne e sta per conseguire la magistrale in Storia e cultura dei paesi mediterranei al dipartimento di Scienze Politiche di Catania. Tra i tempi del liceo e quelli della triennale ha tentato la carriera di musicista e il suo ingresso nel mondo dell’editoria avviene nel 2016, quando comincia a scirvere per Newsicilia, quotidiano online per il quale si occupa di cronaca cittadina, viabilità in particolare, sindacale, attualità, ambiente e inquinamento, sport e cultura. Tra le sue grandi passioni il calcio, l’enogastronomia, la musica, la storia, la ricerca, i viaggi, lo studio dell’evoluzione dei luoghi, in particolar modo per Catania, e di quella delle infrastrutture in Sicilia. Per ogni cosa, mai arrendersi davanti alle difficoltà, anche quando sembrano insuperabili.